La denuncia degli ambientalisti: “Impatti gravissimi dal Ponte sullo Stretto”

Nel mirino i costi economici e ambientali del Ponte sullo Stretto, ma per Salvini il dibattito è un delirio esclusivamente italiano

La denuncia degli ambientalisti: “Impatti gravissimi dal Ponte sullo Stretto”

Le Associazioni Italia Nostra, Kyoto Club, Legambiente, Lipu, Man e Wwf Italia, insieme alla “Società dei Territorialisti” ai “Medici per l’Ambiente – Isde” e ai Comitati “Invece del Ponte” e “No Ponte – Capo Peloro” hanno presentato alla Commissione Via del ministero dell’Ambiente “nuove Osservazioni” al progetto del Ponte sullo Stretto di Messina “contestando nel metodo e nel merito” le integrazioni depositate dalla Stretto di Messina un mese fa in risposta alle richieste della Commissione stessa.

Le oltre 600 pagine delle Osservazioni “rafforzano” la tesi secondo cui il Ponte sullo Stretto di Messina “rimane un progetto dall’impatto ambientale gravissimo e irreversibile, non compensabile né mitigabile”.

Ponte, per gli ambientalisti le tesi della Stretto di Messina non reggono

Nel testo si sottolinea che il lavoro di analisi prodotto dalla Stretto di Messina contiene un “errore eccezionalmente” grave, ovvero, “la totale assenza di una valutazione della somma che i vari impatti connessi alla realizzazione dell’opera producono”. L’assenza del cosiddetto “effetto cumulo” rappresenta “una palese violazione della normativa vigente, sia comunitaria che nazionale”.

Inoltre, essendo il Ponte un “progetto ideologico”, voluto politicamente, l’altra “palese violazione” è relativa alla cosiddetta “opzione zero” che non viene analizzata correttamente, in particolare nel rapporto costi e benefici tra fare o non fare l’opera, spiegano ancora le Associazioni, specificando che dal punto di vista economico, rappresenta “un buco nero nei bilanci pubblici”. Per il vicepremier e ministro Matteo Salvini il dibattito sul Ponte è un delirio solo italiano.