Ieri è iniziata la demolizione della Vela Gialla di Scampia. Nicola Nardella, presidente dell’ottava municipalità di Napoli, è una vittoria dello Stato?
“Assolutamente sì, è una vittoria dello Stato nella sua accezione larga. Lo Stato inteso come istituzioni comunali, di prossimità, sottolineo anche il grande impegno del prefetto, il governo che ha contribuito. Ma pure lo Stato come cittadini, c’è stato un grandissimo segno di responsabilità di tutti gli abitanti che hanno lasciato le loro abitazioni senza gesti di violenza, che ci dimostra che c’era uno stigma su di loro, una narrazione fuorviante”.
Oggi Scampia si può dire davvero cambiata rispetto al passato?
“Assolutamente sì, io sono nato in questo territorio e i ricordi mi portano anche a momenti in cui c‘era un controllo capillare dei poteri criminali, c’era una atmosfera cupa, oggi tutto questo non c’è più. Non bisogna mai minimizzare e tenere sempre alta la guardia, ma oggi è un territorio diverso che guarda al futuro, c’è l’università, il progetto di superamento dell’insediamento rom, una pista ciclabile, c’è un processo di riqualificazione del parco, è tutta un’altra cosa e mi sembra che anche i cittadini vivano con senso di maggiore libertà il territorio, cittadini che erano le prime vittime dei poteri criminali”.
Qual è stata la reazione e il ruolo dei cittadini?
“Non sono dei telespettatori che dall’esterno apprezzano o ritengono negativo quello che sta avvenendo, sono i veri protagonisti di questo processo di trasformazione di Scampia. Non è solo la rigenerazione urbanistica, ma soprattutto sociale. Faccio un esempio: abbiamo la più alta quantità di aiuole adottate nella città perché i commercianti ci tengono agli spazi verdi, c’è voglia di partecipazione in questo territorio”.
Qual è il futuro di Scampia?
“Il progetto ReStart Scampia darà una forma a questo territorio ecocompatibile, tanto che è prevista anche una micro-foresta urbana, abbiamo fatto una delibera per la gestione pubblico-privato del verde, è il futuro di un quartiere dove c’è grande partecipazione sociale, un grande fermento che guarda all’ecologia e all’ambiente. Sono convinto che diventerà il quartiere più bello della città”.