Curioso destino quello della (ormai ex) direttrice di Rai Uno Teresa De Santis, indissolubilmente legato, nel bene e nel male, al Festival di Sanremo, dove tutto cominciò esattamente un anno fa e dove tutto finisce miseramente oggi. Fece il suo esordio pubblico proprio nella conferenza stampa di presentazione del super evento dell’Ammiraglia, fra le polemiche sui migranti, e fra le polemiche se va anche stavolta. Ma stavolta riguardano lei. Pare che la ex giornalista del Manifesto indicata a suo tempo da Matteo Salvini (e questo ancora oggi rimane un mistero) non abbia preso benissimo la decisione dell’ad Rai Fabrizio Salini di sostituirla con Stefano Coletta, promosso dopo l’ottimo lavoro svolto alla direzione della terza rete e che lo abbia addirittura minacciato di cause legali “Non è finita qui”.
Sembra abbia detto proprio così Teresa tirandosi dietro la porta dell’ufficio di Salini. Finisce qui invece il rapporto idiallico con il leader della Lega perché pare che De Santis abbia anche affermato: “Sovranista io? Solo per aver messo un biografo di Salvini (Roberto Poletti, ndr ) a Uno Mattina?”. Nel giorno della conferenza stampa, quello con i nuovi volti del daytime al debutto, nel giugno scorso, non lo presentò esattamente così: “La scelta di Poletti risponde alla logica di addizione e moltiplicazione, ha un’esperienza di lungo corso in più direzioni, anche politica, e anche questo è arricchimento. Per me è difficile dire che va nel senso di una scelta per rappresentare la Lega”. Come si cambia, per non morire.