La Corte internazionale di Giustizia dell’Onu ritiene che la Russia deve “sospendere immediatamente l’operazione militare avviata il 24 febbraio 2022 sul territorio dell’Ucraina”. È quanto ha detto la presidente del tribunale dell’Aja, Joan Donoghue, in merito alle richieste di Kiev di “misure provvisorie” contro la Russia per fermare in conflitto nel suo Paese (leggi l’articolo).
Kiev aveva chiesto alla Corte internazionale di Giustizia dell’Onu di adottare “misure provvisorie” contro Mosca
La Corte di Giustizia dell’Onu, ha affermato di essere “profondamente preoccupata” sull’uso della forza in Ucraina e ha detto di essere consapevole “della portata della tragedia umana in Ucraina”.
“Le due parti devono astenersi da atti che rischino di aggravare la controversia”, ha detto ancora la presidente del tribunale dell’Aja, “o di renderne la soluzione più difficile”. Introducendo la delibera, Donoghue si è inoltre rammaricata che la Russia non abbia partecipato alle udienze precedenti e ha stabilito che – al contrario di quanto sostenuto da Mosca – la Corte di Giustizia abbia “la giurisdizione” per decidere sul caso in base alla Convenzione Onu sul genocidio.
Zelensky: “Ignorare la decisione spingerà la Russia in un isolamento ancora più profondo”
“L’Ucraina ha ottenuto una vittoria completa nel caso contro la Russia presso la Corte di giustizia internazionale. Il tribunale ha ordinato alla Russia di fermare immediatamente l’invasione dell’Ucraina. L’ordine è vincolante in base al diritto internazionale. Ignorare la decisione spingerà la Russia in un isolamento ancora più profondo” ha commentato su Twitter il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.