La Capitale è invasa dai rifiuti. E ora arriva anche l’allarme di medici e presidi. “Come segnalato da molti presidi di Istituti comprensivi e scuole superiori romane – afferma in una nota l’Associazione nazionale presidi di Roma -, sia in zone centrali della città sia in periferia la situazione dei rifiuti abbandonati presso gli edifici scolastici o all’interno dei cortili sta aggravandosi di giorno in giorno. Qualora non venga preso in attenta considerazione organizzativa l’appello dei medici e delle scuole – prosegue la nota dei dirigenti scolastici della Capitale – chiediamo che ogni Asl di zona si attivi per verificare lo stato igienico-ambientale ed eventualmente proceda alla richiesta di chiusura degli istituti”.
“Ci associamo all’appello dell’ordine dei Medici – scrivono ancora i presidi – affinché venga risolta al più presto una situazione di degrado e di pericolosità che mette a repentaglio la salute dei bambini, dei ragazzi, degli insegnanti e dei genitori che frequentano gli oltre 1500 edifici scolastici della Capitale. Lo spettacolo degradante è reso ancora più evidente dallo scorrazzare di animali delle più varie tipologie (uccelli, gatti, cani, topi, ecc.) che trovano terreno fertile per il loro sopravvivere. Le piogge di questi giorni, inoltre, stanno trasformando in ruscelli maleodoranti molti rifiuti che si riversano per le strade”.
“Sottolineiamo, infine, la paradossalità di una situazione che, da una parte, vede una grande attenzione formativa rivolta ai nostri alunni per la cura dell’ambiente. Dall’altra – conclude la nota dell’Associazione nazionale presidi di Roma – lo spettacolo degradante dei rifiuti ammassati dovunque fa passare per nuovi ‘pinocchi’ le istituzioni che parlano bene e razzolano male”.
“Il caos in cui versa l’Ama – affermano Antonio Magi e Pierluigi Bartoletti, presidente e vicepresidente dell’Ordine dei medici di Roma – con le ennesime dimissioni dell’ennesimo Consiglio d’Amministrazione e la nomina di un nuovo responsabile preoccupa l’Ordine dei medici di Roma e provincia che continua a monitorare costantemente la situazione. La raccolta dei rifiuti nella Capitale d’Italia si regge, e male, su un fragilissimo equilibrio basato principalmente sulla buona volontà delle Regioni vicine ad accogliere, seppur a caro prezzo, i nostri residui. Non c’e’ spazio dunque per improvvisi blackout del ciclo di raccolta e smaltimento”.
“Come Ordine dei medici – proseguono Magi e Bartoletti – abbiamo e sentiamo il dovere di rivolgere un appello a tutti i soggetti che ne hanno la responsabilità affinché si siedano intorno a un tavolo e trovino una soluzione in breve tempo. L’Ordine è disponibile a fare la sua parte e incontrare i vertici dell’Ama. Occorre evitare che in breve tempo si creino nella Capitale d’Italia cumuli di immondizia in ogni strada, nei pressi di scuole, ospedali, luoghi pubblici e che un simile degrado diventi attrattivo per gli animali. Non c’è tempo da perdere”.
“La Raggi è una calamità naturale…” ha commentato il leader della Lega, Matteo Salvini, rispondendo a una domanda del direttore del Corriere dell’Umbria, Davide Vecchi, sull’emergenza rifiuti nella Capitale. “Se una non è capace non è capace. Probabilmente la Raggi – ha aggiunto Salvini – sarà una bravissima persona, donna e mamma ma il sindaco non è il suo mestiere”.
Intanto Stefano Zaghis, il nuovo amministratore unico di Ama, scelto ieri sera dalla sindaca Virginia Raggi, dopo le dimissioni del Cda della multiservizi capitolina, ha preso possesso dell’incarico. Zaghis ha incontrato l’assessore al Bilancio, Gianni Lemmetti, e il direttore generale, Franco Giampaoletti. Al centro dell’ incontro il bilancio dell’azienda e l’ordinanza regionale, prorogata di 15 giorni, che impone l’apertura degli impianti del Lazio per accogliere i Rifiuti di Roma, in modo da ripulire nel minor tempo possibile la città.