Gli stage in Italia non si pagano, neanche quando a bandirli per dieci studenti “particolarmente meritevoli” è la Camera dei deputati. Nemmeno le istituzioni ritengono di dover pagare il lavoro – perché di questo si tratta – dei giovani che entrano per la prima volta a contatto con queste esperienze.
La denuncia arriva da La Repubblica degli Stagisti, portale che da sempre denuncia lo sfruttamento delle opportunità di lavoro (se così si possono chiamare) gratuite. In questo caso si tratta di stage di sei mesi senza neanche rimborsi spese, ticket o altri benefici.
Lo stage gratuito alla Camera dei deputati
Lo stage è disciplinato da una convenzione del marzo 2021 tra la Camera e la Fondazione Crui: è riservato a studenti universitari ritenuti molto meritevoli. Oggi, a livello normativo, non è obbligatorio fornire un rimborso spese mensile agli studenti che svolgono un tirocinio durante il periodo di studi. Però ormai si considera necessario fornire un rimborso, soprattutto quando a farlo sono le istituzioni.
Non è raro, in realtà, che le aziende prendano stagisti non pagandoli, Ma ovviamente tutt’altra cosa è se a farlo è addirittura la pubblica amministrazione. E soprattutto un’istituzione come Montecitorio con un bilancio su cui una spesa da poche centinaia di euro mensile di certo non avrebbe un grande impatto.
Ricordiamo, peraltro, che risale solamente a pochi giorni fa (inizio ottobre) il voto con cui il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione che condanna il ricorso a stage non retribuiti. Risoluzione che sembra non interessare a una delle principali istituzioni italiane.