di Gaetano Pedullà
Moriremo con il codice in mano. Felici di averlo rispettato alla lettera. Ma morti e sepolti. In un Paese vecchio come il nostro, non c’è possibilità di sovvertire il primato della forma sulla sostanza. Anche quando questa forma è bizantina, assurda, fuori dal tempo. Ieri alla Camera è andato in scena l’ultimo caso: il regolamento di Montecitorio (mica la Bibbia!) e la nostra Costituzione (scritta nel 1947, qualche anno prima che si potessero immaginare i moderni computer, Internet e i telefonini) obbligavano i deputati ad intervenire in aula per incardinare nei tempi previsti il decreto sul femminicidio. Il provvedimento è importante, il dramma di troppe donne vittima di violenze molto sentito nel Paese. Dunque la presidente Boldrini convoca il suo ramo del Parlamento, senza curarsi delle critiche. Aprire la Camera il 20 agosto, far venire i deputati da tutta Italia, far tornare dalle ferie il personale interno, costa. Soldi che in un Paese in ginocchio si potrebbero spendere molto più appropriatamente. I deputati Cinque Stelle fanno i conti e strigliano la Boldrini per non aver rinviato l’adempimento o perlomeno aver cercato un percorso diverso. C’era dubbio che tutti son d’accordo nel discutere di un provvedimento come il femminicidio? Dunque, soldi davvero buttati (e parliamo di qualche centinaia di migliaia di euro) per un gesto “manifesto” dall’esito scontato. Sono i costi della democrazia, ha risposto in sostanza la presidente della Camera, marchiando come immaturi i parlamentari che protestavano per questo ennesimo spreco. Ora, è chiaro che qui parliamo di molliche rispetto ai giganteschi bisogni del Paese e nulla si vuole più che non far demagogia, però la questione dei Cinque Stelle non è senza fondamento. Non solo perché sprecare un solo euro pubblico è vergognoso. Sono i meccanismi delle istituzioni vecchi. E’ questo Stato incapace di riformarsi e di cogliere la modernità che non sta più al passo con i tempi. Oggi servono istituzioni veloci, efficaci, collegate con i cittadini. Anche cominciando a cambiare tanti riti del passato. Sacerdotesse come la Boldrini stanno bene in un tempio.