La buona notizia, per milioni di lavoratori e pensionati è che tra giugno e luglio riceveranno la quattordicesima. Un aumento in busta paga che può essere anche consistente. La cattiva notizia, però, è che molte famiglie saranno costrette a ricorrere a questo stipendio aggiuntivo per pagare le spese quotidiane come le bollette e i mutui, se non addirittura i debiti.
Sono circa 10 milioni gli italiani che riceveranno in queste settimane la quattordicesima, per un valore totale di circa 14 miliardi di euro. Secondo i dati della Confesercenti, questa iniezione di liquidità potrebbe generare consumi per quasi sette miliardi di euro. Ma come verranno spesi questi soldi?
Come gli italiani spenderanno i soldi della quattordicesima
Secondo un sondaggio condotto da Ipsos insieme alla Confesercenti, circa la metà di queste cifre verrà spesa per i consumi: parliamo di 6,8 miliardi. Gran parte di queste risorse verrà utilizzata per il turismo: ben il 51% degli intervistati afferma che ricorrerà alla quattordicesima per pagare le vacanze, per una spesa di 3,7 miliardi.
Poi ci saranno 1,8 miliardi che le famiglie italiane pensano di investire nello shopping, soprattutto grazie ai saldi estivi.
I debiti da saldare e i mutui da pagare con la quattordicesima
Una fetta consistente di italiani, però, dovrà utilizzare i soldi della quattordicesima per ben altri motivi: ricorreranno a queste risorse per pagare le spese non più rimandabili per un valore di circa 4,7 miliardi di euro. Parliamo di conti in sospeso o spese obbligate. Di questi il 21% degli intervistati spenderà i soldi per saldare debiti, per un totale di 1,5 miliardi di euro.
Poi c’è un 15% (poco più di un miliardo di euro) che utilizzerà la quattordicesima per pagare mutui e finanziamenti. Ancora, un altro 15% sfrutterà l’aggiunta in busta paga per pagare centri estivi o vacanze studio per i figli (1,1 miliardi). Infine, il 14% ha necessità di utilizzare i soldi della quattordicesima per spese legate alla salute, per più di un miliardo di euro.
Nessun sostegno al potere d’acquisto
Confesercenti sottolinea che l’effetto della quattordicesima potrebbe imprimere un’importante accelerazione ai consumi, ma non sarà del tutto così. C’è, infatti, la “necessità di salvaguardare il potere d’acquisto degli italiani”. Per questo si chiede di detassare gli aumenti retributivi previsti dai rinnovi dei contratti nazionali.
Sono milioni gli italiani in attesa del rinnovo dei contratti e secondo Confesercenti bisognerebbe “velocizzare la contrattazione e sbloccare risorse per le famiglie”, con un aumento della spesa per consumi aggiuntiva di 2,8 miliardi di euro.