di Alessandro Barcella
Non sappiamo se si sia già arrivati al malinconico “rompete le righe”. Non possiamo con certezza affermare che il neonato “Esercito di Silvio”, che ha appena emesso i suoi primissimi squillanti vagiti, stia già per esalare gli ultimi fatali respiri. Quel che è certo, e che possiamo senza dubbio affermare, è che “noi lo avevamo detto”.
Il “caso” Interdipco
Era stata La Notizia infatti a raccontarvi dei dubbi addensatisi attorno a quella struttura di sostegno nata per difendere l’ex Premier Berlusconi nella cosiddetta “Guerra dei Vent’anni” contro magistratura schierata e sinistra vetero-comunista. Dubbi e nuvole concentrate, in modo particolare, sulla “galassia” delle organizzazioni aderenti all’esercito, un po’ claque e un po’ servizio d’ordine. Vi avevamo parlato della fantomatica Intedipco, organizzazione che si dichiara di protezione civile per poi raccontare di avere, al proprio interno, gruppi armati di intervento speciale da usare nel caso di salvataggio di ostaggi e attacchi con bombe. Interdipco che, tra i trainer internazionali, contava quel Salvatore Stefio nel 2004 coinvolto e poi assolto in una brutta storia di mercenari in Iraq. Pochissimi giorni dopo il nostro articolo-inchiesta, è lo stesso “Esercito di Silvio” a sospendere, in via cautelativa, l’adesione dell’organizzazione e del suo “segretario generale”, il giovane Davide Cioccarelli. “Leggiamo l’articolo che tende a far pensare che dietro o a fianco della nostra iniziativa spontanea e dal basso ci sia qualcosa di diverso dallo spirito di puro affetto, stima, riconoscenza nei confronti del Presidente Berlusconi e della volontà di difenderlo in ogni ambito nei modi leciti che le leggi e la Costituzione consentono – spiega l’ideatore Simone Furlan -. Difenderlo non fisicamente, a questo ci pensano le forze dell’ordine ed il suo sistema di sicurezza, ma difenderlo dal fango e dalla menzogna che in 20 anni gli è stata gettata addosso da una parte di magistrati secondo noi faziosi, da avversari politici incapaci di batterlo elettoralmente e da giornalisti invidiosi o al soldo dei suoi avversari”.
Forse l’allusione ai giornalisti invidiosi e al soldo degli avversari riguarda noi, ma allora ci incuriosisce la fretta con la quale lo stesso esercito di Silvio abbia deciso di cancellare Interdipco dai propri sostenitori. “Abbiamo deciso di chiedere ai responsabili della associazione indicata, di fornirci, se ritenevano, chiarimenti in merito a quanto scritto ben sapendo che la realtà è diversa – prosegue Furlan – e che questi signori operano in Italia solo nell’ambito della protezione civile ed abbiamo a titolo meramente cautelativo, tolto il loro simbolo dal sito, simbolo che potrà essere rimesso al suo posto non appena avremo ricevuto i chiarimenti formali richiesti”.
Il flop dell’arruolamento
Prove generali di implosione forse, magari confermate dallo stesso flop con cui prosegue la campagna di “arruolamento”. In circa 20 giorni infatti, dall’uscita dell’articolo ad oggi, solo altre circa 1400 persone si sarebbero dichiarate pronte ad entrare nei ranghi del gruppo, organizzati in veri e propri reggimenti su base territoriale. “Se desideri comandare un reggimento, impegnarti a gestire gli iscritti della tua zona, reclutare nuove leve per la causa della difesa di Silvio, promuovere iniziative e manifestazioni sul tuo territorio e partecipare attivamente a quelle organizzate dal direttivo nazionale – si spiega nel sito – spedisci una tua foto ed una breve motivazione del perché ami Silvio utilizzando il form qui sotto. Sarai presto contattato dallo staff per essere inserito nel portale”.
Gli organizzatori parlano invece di oltre 350 reggimenti già costituiti, come dichiarato nell’affollata conferenza stampa di due giorni fa. “Puntiamo a tour nelle aziende italiane che ci inviteranno per spiegare chi è il vero Berlusconi – preannuncia l’ideatore Simone Furlan – raccogliendo al contempo le istanze delle partite Iva, di cui vogliamo diventare il vero esercito”. Prevista infine a Settembre una convention nazionale dei gruppi, forse alla presenza dello stesso Berlusconi: sempre che prima i caldi estivi non abbiamo sciolto definitivamente la neve dell’entusiasmo delle truppe azzurre.