Il Consiglio Atlantico, in risposta all’attacco armato di domenica scorsa nel Nord del Kosovo, ha disposto l’invio di più truppe per la missione Nato in Kosovo.
Stoltenberg: “Gli alleati si sono incontrati oggi e hanno espresso profonda preoccupazione per le tensioni nel Nord del Kosovo”
“Il Consiglio del Nord Atlantico si è riunito oggi per discutere della situazione in Kosovo” si legge in una nota in cui l’Alleanza Atlantica sottolinea la “profonda preoccupazione per le crescenti tensioni nel Nord del Kosovo” espressa dagli alleati. “Da maggio – prosegue la Nato – abbiamo rafforzato la presenza della Kfor e proprio ieri il Consiglio ha autorizzato ulteriori forze per far fronte alla situazione attuale”.
“Gli alleati – scrive su X il segretario generale dell’Alleanza atlantica, Jens Stoltenberg – si sono incontrati oggi e hanno espresso profonda preoccupazione per le tensioni nel Nord del Kosovo. La missione della Nato Kfor intraprenderà sempre le azioni necessarie per mantenere un ambiente sicuro e protetto e la libertà di movimento per tutti”.
“Da maggio abbiamo rafforzato la presenza della Kfor”
“Da maggio abbiamo rafforzato la presenza della Kfor e proprio ieri il Consiglio Nord Atlantico ha autorizzato ulteriori forze per far fronte alla situazione attuale”, ha dichiarato in una nota il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, aggiungendo che “continueremo a garantire che il nostro comandante abbia le risorse e la flessibilità necessarie affinché la Kfor possa adempiere al proprio mandato. Siamo pronti ad apportare ulteriori modifiche, se necessario”.
Nella nota del segretario generale della Nato, l’Alleanza atlantica chiede “a tutte le parti di ridurre urgentemente la tensione”, sollecitando “Belgrado e Pristina a impegnarsi nel dialogo facilitato dall’Ue, l’unico modo per risolvere le questioni in sospeso e raggiungere soluzioni che rispettino i diritti di tutte le comunità”. “Questo – scandisce – è fondamentale per una sicurezza duratura in Kosovo e per la stabilità della regione”.
“Kfor continua a coordinarsi strettamente con tutte le parti interessate a Belgrado e Pristina”
“Lo facciamo – rimarca Stoltenberg – in modo imparziale e in linea con il nostro mandato Onu. Continueremo sempre ad assicurarci che il nostro Comandante abbia le risorse e la flessibilità necessarie affinché Kfor possa adempiere al suo mandato. Kfor continua a coordinarsi strettamente con tutte le parti interessate a Belgrado e Pristina, nonché con la missione dell’Ue sullo stato di diritto (Eulex), l’Osce, la missione Onu in Kosovo e la comunità diplomatica”.