Kobe Bryant, star dell’NBA e stella storica dei Los Angeles Lakers, è morto all’età di 41 anni a seguito di un incidente in elicottero nella località di Calabasas, in California. A riportarlo per primo TMZ Sports, che ha spiegato che l’ex stella dei Lakers stava viaggiando con altre tre persone, uno delle quali era sua figlia, a bordo di un velivolo privato. Sono in totale cinque le persone decedute, nessuno a bordo è sopravvissuto allo schianto. Le cause dell’incidente sono ancora sotto indagine da parte delle autorità, ma testimoni visivi hanno detto a TMZ di aver sentito uno scoppio al motore prima che l’elicottero perdesse di quota e andasse a schiantarsi in una collina. La notizia e’ stata confermata dai principali organi di stampa statunitensi e da Adrian Wojnarowski, considerato tra le fonti più attendibili del mondo NBA, per ESPN.
Immediata la reazione, scioccata, di numerosi giocatori NBA. “No, per favore no”, ha twittato Luka Doncic, stella dei Dallas Mavericks. “Riposa in pace, leggenda”, ha cinguettato Vince Carter. “No, dio, dimmi non sia successo”, ha scritto Dwyane Wade. “Questo non può essere vero”, il tweet di Paul Pierce che lo aveva fronteggiato per due volte alle Finals NBA, nel 2008 e nel 2010. “Siamo tutti sconvolti dalla morte di Koke. Il mio cuore va alla sua famiglia. Riposi in pace”, ha scritto Tony Allen. Non più tardi di ieri sera, lo stesso Kobe era stato protagonista insieme a Lebron James, attuale stessa dei Los Angeles Lakers. Proprio ieri, Lebron aveva pareggiato il numero di punti segnati in carriera di Bryant: 33644. “Continuamo ad andare avanti, Lebron. Il mio più grande rispetto, fratello”, aveva twittato Bryant.
La stella dei Lakers lascia la moglie Vanessa Bryant e altre tre figlie. Kobe è ampiamente considerato uno dei più grandi giocatori NBA di tutti i tempi. Ha partecipato a 18 All-Star Game, durante i suoi 20 anni di carriera con i Lakers. E’ stata la 18esima scelta del primo turno nel Draft del 1996. Ha vinto 5 campionati NBA, 2 MVP finali NBA ed è stato l’MVP della Regular Season del 2008. E’ stato incluso in 15 All-Star Team, in 12 squadre All-Defensive Team e ha guidato il campionato NBA per numero di punti segnati, per due stagioni. E’ il quarto marcatore di sempre nella storia NBA.