Chi è Kim Rossi Stuart, l’attore ospite di Serena Bortone a Oggi è un altro giorno nella puntata di giovedì 20 ottobre?
Kim Rossi Stuart oggi, da attore a regista. Età, carriera, film, Brado
Nato a Roma il 31 ottobre 1969, Kim Rossi Stuart è un attore di 53 anni particolarmente noto nel mondo dello spettacolo italiano. Figlio dell’ex modella e scrittrice Klara Muller e dell’attore Giacomo Rossi Stuart, ha debuttato per la prima volta al cinema a 5 anni in Fatti di gente perbene. La sua carriera di attore decolla ufficialmente quando aveva 14 anni, diventando il protagonista della miniserie televisiva I ragazzi della valle misteriosa. Negli anni successivi, ha fatto notare il suo talento in altri progetti come Il ragazzo dal kimono d’oro, Karate Kid o nella miniserie fantasy Fantaghirò in cui interpretava il principe Romualdo.
Nel corso della sua carriera, inoltre, ha recitato anche in film come Al di là delle nuvole, Pinocchio, Vallanzasca – Gli angeli del male, Gli anni più belli, Romanzo Criminale e Questioni di cuore.
Kim Rossi Stuart si è cimentato anche nel ruolo di regista, realizzando tre film: Anche libero va bene, Tommaso e l’ultimoe, infine, Brado uscito nelle sale ad ottobre 2022.
Per le sue interpretazioni, ha vinto un David di Donatello, tre Globi d’Oro, tre Ciak d’oro, tre Premi Faiano e cinque Nastri d’Argento.
Vita privata, moglie e figli
Per quanto riguarda la sua vita privata, l’attore è sposato con l’attrice e conduttrice Ilaria Spada con la quale è convolto a nozze nel 2019 dopo una relazione decennale. La coppia ha avuto tre figli: l’ultima nata è venuta al mondo nel mese di febbraio 2022.
A proposito di bambini, la moglie dell’attore ha raccontato al settimanale F: “Pensavo di non essere brava con i bambini, mi spaventavano. Finché c’è stata la svolta della mia vita, anzi due. La conduzione dello Zecchino d’oro. Lì ho scoperto quanto mi piacciono i bambini. La seconda quando è nata mia nipote. Sono impazzita”.
Dopo l’incontro con il marito, poi, ha rivelato: “Dopo un mese e mezzo ero incinta di Ettore. Per quello che provavamo era addirittura troppo aspettare un mese e mezzo”.