La Corea del Nord non ha finito con le provocazioni. Il regime di Pyongyang ha infatti lanciato un altro missile, nell’ambito di test militari: si tratta del terzo in un mese. Secondo quanto riferito dagli esperti, i vertici militari hanno provato uno Scud: ha volato per circa 6 minuti percorrendo 450 chilometri, prima di cadere nel Mar del Giappone. Il presidente Kim Jong-un, quindi, non ha fatto passi indietro, nonostante le richieste della comunità internazionale.
“Non tollereremo le ripetute provocazioni della Corea del Nord, che ignora le diffide della comunità internazionale. Come convenuto al G7 la questione nordcoreana è la prima delle priorità della comunità internazionale”, ha commentato il primo ministro della Giappone, Shinzo Abe. La notizia, invece, non ha provocato reazioni ufficiali da parte del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che nelle scorse settimane sembrava intenzionato a compiere un blitz per colpire alcune delle basi nordcoreane, in particolare quello dove si starebbe sviluppando la bomba atomico.
L’unica nota ufficiale su Pyongyang è arrivata qualche ora fa dal termine del G7 di Taormina. I leader hanno chiesto alla Corea del Nord di “attenersi immediatamente e pienamente alle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e di abbandonare tutti i programmi missilistici e nucleari in modo completo, verificabile e irreversibile”.