Ormai non ci sono più dubbi: Kim Jong-un cerca lo scontro con la Corea del Sud. A suggerirlo, dopo che ieri il leader di Pyongyang ha annunciato l’intenzione di cambiare la Costituzione per decretare Seul come “nemico”, è l’ultima provocazione di questa mattina con ka Corea del Nord che ha lanciato una salva di missili balistici a corto raggio.
I capi di Stato maggiore congiunti della Corea del Sud hanno dichiarato di aver “rilevato e analizzato diversi missili balistici a corto raggio lanciati verso nord-est intorno alle 6:50 ora locale”. “In previsione di altri lanci, le nostre forze armate hanno aumentato la sorveglianza e la vigilanza, condividendo strettamente le informazioni” con i loro alleati giapponesi e americani, hanno aggiunto.
Tokyo ha confermato i lanci, mentre la guardia costiera giapponese ha segnalato che un missile era caduto in mare: “Le navi sono pregate di prestare attenzione alle informazioni che arrivano loro e, se vedono proiettili caduti, di non avvicinarsi, ma di segnalarlo alla guardia costiera”, ha aggiunto in un comunicato stampa.
Kim Jong-un cerca lo scontro con Seul: selva di missili a corto raggio lanciata da Pyongyang verso la Corea del Sud
Giovedì scorso, secondo Seoul, la Corea del Nord aveva già lanciato diversi “missili balistici a corto raggio” verso il mare, il che costituiva il suo primo importante test sulle armi dall’inizio di luglio. Quest’anno il regime di Kim Jong-un ha effettuato decine di lanci che, secondo gli esperti, potrebbero essere collegati alla presunta fornitura di munizioni e missili da parte della Corea del Nord a Mosca per la sua guerra in Ucraina.
Gli occidentali accusano Pyongyang di fornire armi alla Russia, circostanza che Mosca smentisce con forza.