Sono quattro le navi esplose nella baia di Sebastopoli: Kiev sferra un attacco contro la flotta russa in Crimea che è stato considerato dal Cremlino come il più “massiccio” tra quelli lanciati sinora. Nel commentare l’operazione, Mosca si è scagliata contro il Regno Unito, accusato di aver collaborato non solo al colpo sferrato contro la flotta ma di essere anche il responsabile del sabotaggio del gasdotto Nord Stream. Downing Street ha rigettato con forza le accuse che le sono state rivolte.
Kiev sferra un attacco contro la flotta russa in Crimea: colpite quattro navi
Kiev ha annunciato di aver sferrato un attacco contro la flotta russa in Crimea. Nell’assalto, quattro navi da guerra russe sono state colpite nella baia di Sebastopoli. Le imbarcazioni della flotta del Mar Nero della Federazione Russa affondate dagli ucraini includono anche una fregata e una nave d’assalto anfibia. A riferire la notizia è stato il consigliere presidenziale ucraino Anton Gerashchenko che ha postato un messaggio su Telegram. In particolare, Gerashchenko ha scritto che, secondo dati non confermati, tra le navi esplose c’è il vettore di missili da crociera Kalibr “Admiral Marakov”.
Pare che una potente deflagrazione sia stata avvertita nell’area in cui era stata ormeggiata la nave: l’evento è stato ripreso e il video è stato condiviso sul web da Unian.
In seguito all’attacco, unità russe hanno bloccato totalmente l’ingresso alla baia di Sebastopoli ma non hanno confermato attacchi alle navi.
Mosca accusa Londra di essere coinvolta nell’attacco di Kiev contro la flotta russa in Crimea
L’attacco alla flotta russa è stato commentato dal governatore filorusso Mikhail Razvozhaev. Il governatore ha affermato che il colpo sferrato dalle Forze Armate dell’Ucraina a Sebastopoli nella mattinata di sabato 29 ottobre è stato il “più massiccio” dall’inizio del conflitto. “Il nemico ha cercato di colpire le infrastrutture militari della Flotta del Mar Nero. Tutti i veicoli aerei senza pilota sono stati individuati e distrutti in anticipo”, ha detto il governatore, secondo quanto riportato dalla Tass.
Il ministero della Difesa russo, intanto, ha accusato il Regno Unito di aver collaborato con Kiev alla preparazione dell’operazione in Crimea durante la quale sono stati usati nove droni, anche subacquei. In particolare, la Tass ha riferito che i preparativi sarebbero stati organizzati da specialisti britannici con sede a Ochakov, nell’oblast di Nikolaev.
Non solo, per Mosca, la mano di Londra si celerebbe anche dietro il sabotaggio dei gasdotti Nord Stream che si è verificato nel mese di settembre. “I rappresentanti di un’unità della Marina britannica sono stati coinvolti nella pianificazione, fornitura ed esecuzione dell’atto terroristico nel Mar Baltico il 26 settembre per indebolire i gasdotti Nord Stream 1 e Nord Stream 2”, hanno dichiarato fonti dell’esercito russo.
Downing Street smentisce e respinge le accuse del Cremlino
Le illazioni del Cremlino sono state prontamente smentite dal ministero della Difesa Britannica che ha tuonato: “Per sminuire la loro disastrosa gestione dell’invasione illegale dell’Ucraina, il ministero della Difesa russo sta ricorrendo a false affermazioni di portata epica – si legge sul loro profilo Twitter –. Questa storia inventata dice di più sulle frizioni all’interno del governo russo piuttosto che sull’Occidente”.
A prescindere dalle dichiarazioni rilasciate dall’una e dall’altra parte, nel caso in cui il coinvolgimento del Regno Unito dovesse essere confermato, si creerebbe un pericoloso precedente che comprometterebbe l’attuale e precario equilibrio che esiste tra la Federazione Russa e l’alleanza occidentale rispetto alla guerra in Ucraina. Lo spettro della Terza Guerra Mondiale, quindi, continua ad aleggiare sull’Europa, stringendo il Vecchio Continente in una morsa asfissiante.