Da un lato l’ormai imminente – quanto surreale – conferenza di pace in Svizzera a cui non parteciperà la Russia, dall’altro i raid delle truppe di Mosca che stanno mettendo in ginocchio la rete energetica dell’Ucraina e preludono a un ulteriore avanzata sul campo. Sono ore concitate per Kiev che sembra sempre più incapace di difendersi dagli attacchi del Cremlino, al punto che il quotidiano tedesco Bild ha lanciato l’allarme sostenendo che Volodymyr Zelensky è rimasto a secco di missili antiaerei.
Putin approfitta delle difficoltà di Kiev
Circostanza che non è passata inosservata a Vladimir Putin che ha intensificato gli attacchi dell’aviazione e ha ordinato il trasferimento in Ucraina di parte della flotta del Pacifico per aumentare la propria potenza di fuoco, convinto di essere a un passo dalla vittoria. Insomma la pace sembra allontanarsi. Anzi, in queste ore la situazione sembra addirittura peggiorare come emerge dall’incontro al Cremlino tra il presidente russo e il suo omologo della Bielorussia, Aleksander Lukashenko.
Proprio quest’ultimo ha detto che la Nato vuole trascinare il suo Paese nella guerra, spiegando che “sono loro (i Paesi del patto Atlantico, ndr) che stanno facendo di tutto per trascinarci nel conflitto”, come dimostra il fatto che “stanno ammassando truppe al confine della Bielorussia”. Manovre belliche che, per il leader di Minsk, si basano su quella che definisce una “un’invenzione”, in base alla quale Putin dopo l’Ucraina si lancerebbe alla “conquista dell’Europa”. Peccato che per Lukashenko, “questa è una completa bugia. Non abbiamo mai discusso di questa eventualità”.
Ingerenze russe sull’Europa, indaga la procura del Belgio
Intanto continuano le accuse dell’Unione europea in merito alla propaganda del Cremlino che starebbe cercando di sostenere l’elezione del maggior numero di eurodeputati filorussi al voto in programma a giugno. Una vicenda preoccupante per la quale il premier belga, Alexander De Croo, ha detto che i magistrati del Paese hanno aperto un’inchiesta da cui starebbe emergendo su un sistema di pagamenti in contanti che prende di mira i politici di tutta Europa.
“L’indagine dimostra che Mosca si è avvicinata e ha anche pagato i parlamentari europei per promuovere l’agenda russa. L’obiettivo è molto chiaro. L’indebolimento del sostegno europeo all’Ucraina è utile alla Russia sul campo di battaglia” è quanto ha detto De Croo, citato dal Financial Times.