Ali Khamenei, la Guida Suprema dell’Iran, torna ad alzare la voce. Dopo le continue dichiarazioni del primo ministro di Israele, Benjamin Netanyahu, e dei suoi alleati sulle responsabilità di Teheran nella crisi mediorientale, il leader del Paese arabo è tornato a lanciare pesanti minacce.
L’Iran dovrà “cambiare” la sua dottrina nucleare se la sua esistenza sarà minacciata da Israele, ha detto Kamal Kharrazi, uno dei consiglieri più fidati della Guida Suprema. Parole che inevitabilmente tornano a sollevare preoccupazioni in merito allo stato del programma nucleare di Teheran, che secondo Israele e altri Paesi si sarebbe concentrato per decenni sulla produzione di un’arma atomica.
Khamenei alza la voce e minaccia Netanyahu & Co
“Non abbiamo alcuna decisione sulla costruzione di una bomba nucleare, ma se l’esistenza dell’Iran fosse minacciata, non ci sarà altra scelta che cambiare la nostra dottrina militare”, ha detto Kharrazi, aggiungendo che Teheran ha già segnalato di avere il potenziale per costruire tali armi. “Nel caso di un attacco ai nostri impianti nucleari da parte del regime sionista, la nostra deterrenza cambierà”, ha aggiunto Kharrazi.
Ad aprile, Iran e Israele hanno raggiunto il livello più alto di tensione, con Teheran che ha lanciato direttamente circa 300 missili e droni contro Israele come ritorsione per un sospetto attacco israeliano mortale a un edificio del consolato iraniano a Damasco, in Siria. Un blitz a cui ha risposto, per giunta proprio nel giorno del compleanno di Khamenei, l’esercito di Israele con un lancio di missili che hanno colpito una base militare in territorio iraniano.