Ci sono circa 20.000 persone all’aeroporto di Kabul in attesa di essere evacuate dall’Afghanistan. A riferirlo alla Cnn sono fonti locali precisando che i piani Usa prevedono l’arrivo di 33 C-17 dell’aeronautica nelle prossime 24 ore. Ciascuno dei velivoli ha la capacità di portare 400 passeggeri, il che significa che oltre 13.000 persone di quelle 20.000 potrebbero lasciare il Paese nelle prossime ore. Tuttavia secondo la stessa fonte, Washington ha deciso di limitare le ammissioni all’aeroporto e da oggi farebbe entrare solo cittadini americani, i titolari di carta verde e cittadini dei paesi Nato, escludendo gli afghani.
Nelle ultime 24 ore, con 28 voli militari gli Usa hanno trasferito dalla capitale dell’Afghanistan circa 10.400 persone. Altre 5.900, ha riferito oggi la Casa Bianca, sono state portate via con 61 aerei della coalizione internazionale. Dal 14 agosto, alla vigilia dell’ingresso dei talebani a Kabul, gli Stati Uniti hanno evacuato circa 37 mila persone, in totale 42 mila dalla fine di luglio.
Continua, intanto, il ponte aereo tra l’Afghanistan e la base militare di Sigonella, in provincia di Catania, dove sono previsti nelle prossime ore nuovi arrivi. Un gruppo di 662 evacuati qualificati, provenienti da Kabul, è già atterrato ieri sera, nell’ambito dell’operazione “Allies Refuge”. Il gruppo iniziale di sfollati è arrivato a bordo di un KC-10 Extender della Us Air Force dalla base aerea di Al Udeid nel Qatar. Mentre l’altro gruppo è arrivato in seguito a bordo di due velivoli C-17 Globemaster III.
L’operazione “Allies Refuge” è il piano del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti per l’evacuazione sicura di cittadini statunitensi, dei richiedenti visto di immigrazione speciale e di altri afghani a rischio, nel modo più rapido e sicuro possibile come annunciato dal presidente Joe Biden. Lavorando in collaborazione con i suoi alleati dell’Aeronautica militare italiana e del governo italiano, la base Sigonella sta fungendo da luogo di transito per gli sfollati provenienti dall’Afghanistan prima del loro successivo spostamento verso altre località.
“Non potrei essere più orgoglioso di ognuno di voi” ha detto il Capitano di Vascello Kevin Pickard, comandante della Nas Sigonella, nel corso di un meeting con il personale della US Air Force, del Corpo dei Marines, della Marina e del Dipartimento di Stato statunitensi, prima dell’atterraggio del primo aereo. “Vedere come questa base sia in grado di fornire supporto in tutta Italia è davvero impressionante. Le persone che stiamo aiutando stanno per unirsi alla nostra famiglia americana. Siamo orgogliosi di accoglierli a braccia aperte”.
La Nas Sigonella sta adottando standard di protezione della salute in conformità con le linee guida del Dipartimento della Difesa americano e del governo italiano per tutelare la salute degli sfollati, dei militari, dei dipendenti italiani e statunitensi e della comunità in generale. La mitigazione del COVID-19 è una priorità per la protezione della salute. Tutti gli evacuati saranno testati per il Covid-19. Inoltre, è stata predisposta un’assistenza medica per valutare e fornire assistenza a chiunque abbia ferite o altri problemi medici.
Il personale della base americana di Sigonella ha designato due edifici della caserma come alloggio temporaneo nella base per gli evacuati, ed ha allestito una mensa che rispetta i precetti religiosi Halal e delle aree per attività religiose e ricreative. “Questa è una missione a breve termine ed è una priorità nazionale per la Nas Sigonella e la sua squadra – ha detto il Contrammiraglio Scott Gray, il Comandante per la Marina Usa Regione Europa, Africa e Centrale – hanno smosso cielo e terra per essere pronti a prendersi cura delle persone che lasciano una situazione disperata e li stanno trattando con dignità e rispetto. Non si sono limitati a completare la missione. Sono andati oltre per aiutare il popolo afgano al meglio delle loro capacità e con il cuore pieno di empatia”.
Conosciuta come “Fulcro del Mediterraneo”, la posizione strategica della base statunitense di Sigonella, unica stazione aerea d’oltremare della Marina Usa, consente alle forze degli Stati Uniti, degli alleati e delle nazioni partner di schierarsi ed essere pronta a rispondere, se richiesto, per garantire la sicurezza e la stabilità in Europa, Africa e nel Comando Centrale.