Troppo superiore. La Juventus ha conquistato il quinto scudetto consecutivo sbaragliando la concorrenza a cui aveva dato anche un grosso vantaggio. Qualcosa come più di dieci punti. Rimontati inesorabilmente con una striscia di risultati positivi incredibili fatti di 24 vittorie su 25 disponibili e un pareggio a reti inviolate contro il Bologna. E’ lo scudetto numero 32 per i bianconeri. Gli juventini dicono ancora 34 contando anche i due che gli sono stati tolti e non volendo così prendere le distanze da Calciopoli. Ma questa è un’altra storia.
La storia di questo campionato narra di una squadra rinnovata, una partenza al rallenty tra mille difficoltà e una rimonta inesorabile. Una cavalcata trionfante. Eppure non era facile non far rimpiangere giocatori del calibro di Tevez e Vidal. Il tecnico Massimiliano Allegri però ci è riuscito benissimo inserendo alla grande in squadra giocatori del calibro di Khedira, Mandzukic e Dybala. Nel mese di ottobre nessuno più credeva a questo traguardo. Una bufera dopo la sconfitta di Sassuolo. Era il 29 ottobre 2015.
Dopo la vittoria di ieri sera contro la Fiorentina, lo scudetto è arrivato questo pomeriggio grazie alla vittoria della Roma sul Napoli. Mancava solo la matematica a far scattare la festa già pronta. Magliette celebrative e spumante sono sbucati fuori a Vinovo dove la squadra aveva appena finito l’allenamento. Ora c’è ancora una finale di Coppa Italia da giocare, il 21 maggio a Roma contro il Milan, ma il pensiero è volto già alla Champions League del prossimo anno. La sconfitta agli ottavi contro il Bayern di quest’anno brucia ancora troppo. Anche perché i bianconeri, probabilmente, avrebbero meritato il passaggio del turno. Con una squadra e una società così però il sogno è solo rinviato.