La Juventus dei record, la Juventus delle tre Coppe Italia di fila, la Juventus dei sei scudetti di fila. Una Juventus a giusta ragione definita “leggenda” e che ora vuole il grande passo: dal doblete….al triplete. Ma dopo questa stagione – al netto del solito tifo italiota secondo cui anche questo scudetto sarebbe rubato, ecco il pagellone della squadra campione d’Italia:
BUFFON – Semplicemente il numero 1. Indiscutibilmente. È ancora il più forte del mondo. E in campo si è sempre dimostrato un signore. Vedere Gigi, appena finita la partita con il Crotone, dire che anche lui si “è preso un giorno di riposo con la Roma” e dunque fare mea culpa, lui, proprio lui che potrebbe farne benissimo a meno, per la sua storia e la sua stoffa… beh, è un esempio per tanti. Non diciamo niente, ma Cardiff significherebbe per Buffon non uno, ma due trofei…. E sarebbe più che meritato per il numero uno di tutti i tempi. 10
NETO – Quando sai che puoi far riposare il numero 1, Gigi Buffon, e affidare tutta una competizione come la Coppa Italia al numero 2 dei portieri (e scusate se è poco…), è sintomo di una grande squadra. Nella leggenda c’è anche lui, con le sue parate, determinanti nella finale di Roma con la Lazio. 7
CHIELLINI – Gorilla, mostro indiscusso, insuperabile con l’armata BBBC. Aveva cominciato la stagione un po’ sottotono, poi si è ripreso alla grandissima. E vederlo battere sul petto dopo aver spedito la palla in rete con il Barcellona…beh, grande Chiello! 9
BONUCCI – Questa Juventus è indiscutibilmente anche la sua Juventus. Prestazioni da dieci e lode quasi sempre, gol, assist, concentrazione sempre al massimo. Se c’è, su tutti, un giocatore che rispecchia il #finoallafine juventino, quello è senz’altro Leo Bonucci! Chapeau! 9
BARZAGLI – Ora Barzagli può anche dircelo quale sia il suo elisir. Perché non è umano. Non è umanamente possibile registrare prestazioni di questo livello alla sua età. Una roccia incredibile, un muro invalicabile. E ogni anno siamo alle solite: “eh, purtroppo quest’anno Barzagli non giocherà come l’anno scorso”. E aridaje che invece Barzagli gioca sempre meglio. E noi, allora, continueremo a dirlo, così potremo sempre sorprenderci e godere quando un attaccante di 20 anni crede di aver beffato “nonno” Barzagli. Impossibile! 8
BENATIA, RUGANI, LICHSTEINER – Lo stesso discorso già fatto per Neto. Con una postilla determinante: questi tre qui sarebbero titolari in ogni squadra. In Italia, perlomeno. Fondamentale quando sai che se cambi la invicibile armada con qualche altra pedina, non perdi nulla. Nemmeno una virgola. 7
ASAMOAH – Capitolo a parte per Asamoah. Per un motivo, in particolare. Non si sente, non si vede. Mai una parola in particolare su di lui. Ma Kwadwo è unico. Un pezzo di muscolo che puoi adattarlo come vuoi: terzino? ok. Ala? No problem. Centrale di centrocampo? E qual è il problema. Averli giocatori come lui! 7,5
ALEX SANDRO – Tenacia, sprint, velocità, dribbling, difesa, tiro, cross. Basta dire che è, senza timore di smentita, il terzino più forte al mondo? 8,5
DANI ALVES –Insieme a Mandzukic, è la sorpresa vera di questa Juventus. Gli stessi tifosi bianconeri, un po’ sbrigativamente, diciamo la verità, a dicembre avrebbero voluto che Dani Alves facesse le valige. Vecchio, inutile, scarto del Barcellona. Frasi indegne per un giocatore del calibro di Dani Alves. Lui non si è mai scomposto. E le polemiche, tutte, le ha mandate al diavolo con prestazioni eccellenti proprio contro il Barcellona e con quel gol in-cre-di-bi-le rifilato al Monaco. E ora balla, Dani. Canta, Dani. Divertiti e facci divertire anche a Cardiff! Daje! 8,5
KHEDIRA – Anche qui difficile commentare. Per il gioco della Juventus da quando Max Allegri ha deciso di cambiare modulo e passare al 4-2-3-1, Sami Khedira è diventato il giocatore più indispensabile in assoluto. Insomma, se la Juve ha macinato gioco, vittorie ed equilibrio, è merito soprattutto suo. E poi, ce lo dica anche lui, lo confessi: ha una palla di cristallo nascosta da qualche parte. Perché altrimenti quegli inserimenti sono impossibili da pensare e da fare! 9
PJANIC –Siamo onesti: ci è voluto un po’ prima che ingranasse. E Allegri lo diceva: “mi arrabbio in particolare con lui perché potrebbe essere uno dei tre centrocampisti più forti al mondo”. Che dire, Miralem, l’hai dimostrato. Il centrocampo della Juve è tuo! 9
MARCHISIO – Ecco, sapete cos’è lo spirito Juventus? È Claudio Marchisio. Un brutto infortunio in seguito al quale la tenacia e il desiderio di tornare in campo sono stati determinanti. E poi panchine su panchine. Qualsiasi giocatore avrebbe “sbottato”, magari mandando a quel paese il mister. Che invece sapeva come gestire “il principino” e come fare per recuperarlo in pieno. Ecco, da Monaco a Crotone, rivedere quell’eleganza col pallone che solo Marchisio ha, è una gioia per gli occhi di chi ama il calcio. 8
LEMINA, STURARO, RINCON – Stesso discorso fatto per i tre difensori di “seconda linea”. Ecco, è un’offesa definirli tali. E basta questo. Ci siamo capiti. 7,5
CUADRADO – Forse la sua annata migliore. Ha corso come un dannato, ha fatto incredibili dribbling e gol (ricordate quello con il Lione? Follia!). Ma soprattutto si è sacrificato come non mai. Ed è merito di un allenatore che sa come prendere i giocatori e degli stessi giocatori pronti a sacrificarsi per un bene collettivo più grande dei singoli. 8,5
DYBALA – Caro Paulo, come ci si sente ad essere fenomeni del calcio mondiale a 23 anni? C’è chi lo avvicina a Messi. Chi pensa sia addirittura più forte. Chi invece pensa sia un paragone azzardato. Ma è l’unico giocatore con cui si fa il paragone con il fuoriclasse del Barcellona. E a 23 anni sono cose che fanno paura. 9,5
MANDZUKIC – Se c’è un giocatore che senz’altro rimarrà nel cuore dei tifosi e nella storia della Juventus, quello è senz’altro Mario Mandzukic. È semplicemente incredibile come gioca. Segna. Fa cross. Dribbling. Poi ti distrai un attimo e lo trovi in difesa a recuperare palla con una scivolata da difensore nato. E poi di nuovo avanti. E poi di nuovo indietro. Mostro assoluto. Anche lui come i compagni Barzagli e Buffon, non è umano. Ci dicano poi quando intendono tornare su Krypton. 9,5
HIGUAIN – Bastonato. Deriso. Insultato. Bistrattato. Anche da qui – leggi Aurelio de Laurentiis – è stato autore e responsabile della sua partenza. Lui, Gonzalo, zitto. In silenzio. Al lavoro. Agli allenamenti. La stagione è quasi finita. E Higuain ha dimostrato non solo di essere l’attaccante più forte del mondo (indiscutibilmente), ma di essere anche un gran signore. Mai una parola sgarbata fuori dal campo. Forse qualcuno, più di qualcuno, dovrebbe chiedergli scusa. Perché al di là del campione, c’è l’uomo. Gonzalo ha dimostrato di esserlo. Altri possono dire lo stesso? Complimenti, Gonzalo. Complimenti, umani. 10
ALLEGRI – C’è chi lo ha avvicinato a Capello, chi a Lippi, chi a Carlo Ancelotti. La verità è che Massimiliano Allegri è un abile stratega. Anche lui, in perfetto stile juventino, sa incassare. Tanto. E allora silenzio assoluto – a parte qualche frecciatina pungente – ai tanti commenti negativi secondo i quali la Juventus non sapeva giocare e secondo cui “è colpa dell’allenatore vista la rosa che ha a disposizione”. Poveri illusi. Ormai l’abbiamo capito: Allegri sa attendere. E ha atteso. E ora tutti lo adorano. Ma si sa: l’ipocrisia fa parte di questo mondo. Pazienza. Max lo sa. Come sa che è uno dei migliori al mondo a fare questo mestiere. Ora c’è l’ultimo tassello. Per essere davvero “Allegri”. 10 E LODE