Contro tutto e tutti – nel vero senso della parola – vola la raccolta firme per il referendum sull’Eutanasia. Proprio oggi è stata sfondata la soglia delle 250mila firme, raccolte in tutta Italia dal Comitato promotore iniziata il 17 giugno. Un traguardo arrivato prima delle stesse attese degli organizzatori che sono chiamati, entro settembre, a sfondare le 500 mila sottoscrizioni necessarie per indire il referendum. A permettere ciò, sottolinenano i promotori in un comunicato, è “l’impegno di oltre 10mila persone che si sono prestate in modo volontario e a quasi 2000 tra autenticatrici e autenticatori, in modo trasversale e al di fuori di qualsiasi barriera di schieramento politico o appartenenza religiosa”.
LA GRANDE GIOIA. “Che si tratti di gazebo, conferenze stampa e comizi improvvisati, dibattiti o altri punti di raccolta, la scena è sempre la stessa: entusiasmo, voglia di firmare e di partecipare al raggiungimento dell’obiettivo” ha dichiarato Marco Cappato, Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni. “Un’atmosfera che non vedevo da molti anni con una straordinaria partecipazione giovanile” spiega Cappato. Tirata d’orecchie per “il dibattito in Parlamento che è affossato, nel silenzio assoluto dei vertici nazionali dei principali partiti e dei salotti televisivi”. Nonostante tutto ciò e le relative difficoltà, conclude, “la campagna referendaria sta riscuotendo un successo di partecipazione democratica senza precedenti”. Questo perché “le persone conoscono l’importanza del tema della malattia terminale, della sofferenza e della libertà di scelta per averlo vissuto direttamente in famiglia”.