Gli italiani sono sempre più consapevoli e attenti alle tematiche della sostenibilità nel mondo del turismo. A rilevarlo è il nuovo Rapporto realizzato dalla Fondazione UniVerde e Noto Sondaggi. Il cibo, i prodotti agroalimentari locali e i piatti tipici sono fondamentali nella pianificazione di un viaggio e per dirsi soddisfatti di una vacanza.
Assaggi e degustazione nei luoghi di produzione (frantoi, caseifici, mulini, vigne), soggiorni in agriturismi o fattorie che offrono i propri prodotti, unitamente all’offerta di itinerari a tema (vie del vino, vie dell’olio, per esempio) sono molto apprezzati con una media dei voti che supera l’8 su 10.
Turismo sostenibile, la richiesta degli italiani
Gli italiani conoscono (87%) e hanno una buona considerazione (72%) del turismo sostenibile e per questo chiedono standard di sostenibilità sempre più elevati da parte delle strutture e una maggiore promozione, da parte delle istituzioni, per i cibi e prodotti made in Italy. In particolare l’82% degli intervistati vede positivamente il vincolo della sostenibilità per lo sviluppo turistico (un’opportunità di crescita per il 42% e una necessità per il 40%).
Il 60% pianifica viaggi e soggiorni turistici rispettosi dell’ambiente, il 53% (oltre la metà) è disposto a spendere qualcosa in più (7% in ogni caso, 26% solo un 10-20% in più, il 20% solo se la struttura turistica ha una certificazione di sostenibilità). Il 50% degli italiani associa il turismo al cibo e ai tour enogastronomici e il 51% si informa sull’attenzione all’ambiente delle strutture turistiche.
Cementificazione e speculazione edilizia nel settore turistico restano l’aspetto che preoccupa maggiormente gli intervistati per i danni che può causare all’ambiente (52%). Sono i pannelli fotovoltaici a guidare la classifica sugli elementi che fanno capire se un hotel è attento alla sostenibilità (54%) così come i menù bio e a km0 (38%) nella classifica dei servizi.
Tra gli alloggi preferiti per un soggiorno B&B (37%) e alberghi (35%) guidano la classifica seguiti da agriturismo (30%) e casa in affitto (22%). La possibilità di raggiungere una meta turistica in treno (71%) e la possibilità di trovare lo sharing di veicoli elettrici (62%) favoriscono la scelta di progettare una vacanza senza la propria auto. Il web resta il principale strumento per pianificare un soggiorno ecoturistico (72%) e, in particolare, i motori di ricerca (65%).
Le buone pratiche
“Dal Rapporto – commenta il presidente della Fondazione UniVerde, Alfonso Pecoraro Scanio – emerge un sentimento diffuso che percepisce la grandissima occasione di sostenere la cultura del cibo che da sempre contraddistingue l’Italia e rende il nostro Paese crocevia di un Grand Tour anche enogastronomico unico.
Ce lo conferma anche l’altissimo consenso per la candidatura della Cucina Italiana a Patrimonio immateriale dell’Umanità (82%). Innovazione digitale e transizione ecologica (EcoDigital) sono i pilastri per rendere il comparto dell’accoglienza maggiormente competitivo, smart, sicuro e resiliente”.
La Cna – spiega Laura Buscarini, direttrice di Cna Milano – in risposta alla domanda di turismo sostenibile, da qualche anno sta promuovendo e ‘costruendo’ percorsi integrati, che per ogni territorio italiano mettano in ‘filiera turistica’ le botteghe artigiane, manufatti unici in ogni territorio, produzioni agroalimentari tipiche, bellezze culturali e paesaggistiche, includendo sistematicamente la ristorazione e l’enogastronomia locale”.