La solidarietà degli italiani verso le persone colpite dal terremoto continua a essere impressionante. A pochi giorni dalla violenta scossa che ha devastato alcuni paesi del centro Italia, al Dipartimento di Protezione civile sono già arrivati 9.755.718,00 euro attraverso la donazione con gli sms inviati al numero 45500, al costo di due euro ciascuno. Solo 3 milioni sono arrivati nelle ultime ore, anche grazie alla grande campagna promossa durante la notte della Taranta a Melpignano.
I soldi del messaggio di testo (basta mandarlo anche vuoto o comunque scrivendo la parola terremoto) vengono girati dagli operatori telefonico senza alcun ricavo per le società: saranno i responsabili della Protezione civile a individuare le priorità degli interventi. Lo stesso tipo di iniziativa per il sisma in Emilia-Romagna del 2012 si è conclusa con una somma di 14 milioni e 371mila euro.
Ma l’sms solidale non è il solo modo per sostenere le popolazioni colpite dal terremoto. La Croce Rossa ha fornito l’Iban IT40F0623003204000030631681 su cui versare una somma libera precisando la causale “Terremoto Centro Italia”. Inoltre, molti ristoratori stanno portando avanti il progetto un’amatriciana per Amatrice (leggi qui i dettagli), che si unisce a una vastissima mobilitazione del mondo delle associazioni, a cominciare dal sostegno ai bambini e alle mamme, presenti tra gli sfollati.
Il dato certo è che gli aiuti necessari sono di natura economica: alimenti, cibi e medicinali sono già arrivati nelle prime ore dell’emergenza e sotto questo punto di vista la situazione è sotto controllo. “Non c’è bisogno di donazioni di vestiti e generi alimentari. Nelle prossime ore e nei prossimi giorni, se dovessimo registrare esigenze puntuali lo comunicheremo”, ha infatti spiegato Immacolata Postiglione, capo ufficio stampa della Protezione Civile.
Restaurazione del patrimonio
Nell’ambito delle iniziative solidali, il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, ha annunciato che nella giornata di domenica 28 agosto, gli incassi dei musei saranno destinati ai territori terremotati con lo scopo di intervenire sul patrimonio culturale danneggiato dal sisma.