Fabio Massimo Castaldo, vice presidente (M5S) del Parlamento Ue, le parole del Commissario Hahn sembrano essere un endorsement per Conte. Verrebbe da dire nemo propheta in patria…
Per il Commissario europeo Hahn la bozza del piano italiano è piuttosto promettente e il governo Conte si è molto impegnato per riformare il Paese, per investire nei progetti digitali ed ecosostenibili, per rendere l’Italia più resiliente e più competitiva. Il suo è un incoraggiamento ad andare avanti per due ragioni. Prima di tutto perché queste parole provengono da un esponente di punta austriaco del Ppe sempre molto rigoroso nei suoi giudizi verso i governi italiani e questo dimostra la sua assoluta imparzialità. Inoltre, le sue parole ristabiliscono la verità rispetto a un dibattito politico inquinato da fake news contro Giuseppe Conte e il suo governo. Negli ultimi due mesi sono state dette tante bugie e troppe inesattezze: si è detto che il Recovery Plan italiano era inefficace e che proveniva da polverosi cassetti dei Ministeri. C’è stato persino chi in tv ha detto che l’Europa aveva bocciato il Recovery Plan quando invece verrà presentato entro il 30 Aprile. Non è così. Stiamo lavorando nel migliore dei modi per non perdere questo treno. Ricordo che è grazie alla credibilità di Conte e del M5S se abbiamo ottenuto 209 miliardi di fondi europei.
Come giudica l’operato di Conte in Europa visto tutto quello che è successo con l’emergenza Covid?
Le rispondo citando i dati di uno studio di un autorevole centro studi australiano. Secondo il Lowy Institute, l’Italia ha gestito la pandemia meglio di Francia, Olanda, Spagna, Polonia e molti altri Paesi europei. Sono stati analizzati ben 98 Paesi e presi sei indicatori per stilare questa classifica. Nonostante il fatto che siamo stati i primi a essere colpiti, dopo la Cina, e nonostante la disastrosa gestione di Gallera e Fontana nella Regione Lombardia, la più colpita d’Italia, il governo Conte ha dimostrato grande professionalità e responsabilità mettendo sempre la tutela della salute dei cittadini al primo posto. Se al governo ci fossero stati Meloni e Salvini l’Italia a che punto sarebbe in questa classifica? Io credo vicino ai loro idoli e riferimenti politici, Trump e Bolsonaro, e cioè agli ultimi posti.
Crede che l’opzione di Di Maio premier possa essere percorribile?
L’unica opzione sul tavolo per il M5S è quella di che preveda Conte con un rafforzamento della maggioranza. Luigi Di Maio ha dimostrato di essere un Ministro degli Esteri eccellente, lui stesso ha smentito questi giochetti dei renziani per cercare di dividere il Movimento 5 Stelle e l’attuale asse con Pd, Leu e il neonato gruppi degli Europeisti.
Altra ipotesi in campo pare essere quella di Gentiloni premier e, magari, Conte commissario al suo posto. Che cosa ne pensa?
Mi sembra Fantapolitica. Conte è il punto di equilibrio dell’attuale maggioranza e di tutte le forze europeiste. Le parole di Zingaretti e di Crimi lo confermano. Senza dimenticare che Gentiloni sta già ricoprendo con grande impegno l’importante ruolo di Commissario agli affari economici.
Su tutti continua ad aleggiare il nome di Mario Draghi. Si rischia di tornare a un’Europa in mano a tecnocratici?
Quella stagione è passata. L’Italia non vive nessuna emergenza finanziaria così come nel biennio 2010-2011 e l’attuale maggioranza ha contribuito a elaborare il piano di rilancio economico voluto da Bruxelles. Dentro il Next Generation Eu ci sono tutte le ragioni della nascita ed esistenza politica del Movimento 5 Stelle: la transizione sostenibile della nostra economia con investimenti mirati nell’idrogeno, la trasformazione digitale della nostra pubblica amministrazione, di scuole ed ospedali. La lotta all’evasione fiscale e la riforma della giustizia che sia inflessibile contro i corrotti e veloce nel prendere le decisioni. Solo la politica può gestire il Recovery Plan e completare il lavoro di cambiamento del nostro Paese avviato in questi due anni di governo.
Crede che dietro questa crisi ci sia solo l’interesse personale com’è stato detto di una sola persona, oppure teme che i cosiddetti “poteri forti” si siano mezzi in azione visti i miliardi che dovranno arrivare in Italia?
Questa domanda dovrebbe rivolgerla a chi ha staccato la spina al governo. Noi rispondiamo solo ai cittadini, e coerentemente continueremo a sostenere Giuseppe Conte.