Alessandro Florenzi al posto di Antonio Candreva e Mattia De Sciglio a sinistra, favorito su Matteo Darmian. Per il resto Antonio Conte, per sconfiggere le Furie Rosse della Spagna, dovrebbe affidarsi alla stessa formazione andata in campo contro Belgio e Svezia. Quindi 3-5-2 senza alcun stravolgimento.
La tentazione di inserire El Shaarawy o addirittura Insigne, se c’è stata, è stata già rinviata a situazioni contingenti a gara in corso. Ma il sogno azzurro di superare lo storico scoglio iberico oltre che di sana follia si alimenta anche di obiettive considerazioni di qualità dell’avversario: che è certo, come dice Conte, la squadra favorita per la gara di domani. Ma da molti viene considerata a fine ciclo, con un Tiki-Taka meno stordente (complice il pensionamento di Xavi) e paradossalmente limitato nel passaggio dal falso nueve a un centravanti verissimo (tre gol finora) come Morata. Perché così spazio per le imbucate assassine ce n’è di meno.
QUI ITALIA – Se non ci saranno grosse sorprese, dunque, l’Italia scenderà in campo con: Buffon in porta, blocco Juventus in difesa con Chiellini, Bonucci e Barzagli; a centrocampo a tenere le redini sarà Daniele De Rossi, coadiuvato da Parolo e Giaccherini. Sulle fasce come detto De Sciglio a sinistra e Florenzi a destra. In avanti la coppia Eder–Pellè.
QUI SPAGNA – Anche Vicente Del Bosque non dovrebbe stravolgere il suo 11 preferito. E quindi in campo col solito e pungente 4-3-3. De Gea in porta, difesa con Juanfran, Sergio Ramos, Piquè e Jordi Alba; centrocampo stellare con Busquets, Iniesta e Fabregas. E davanti il trio che sta facendo molto male alle squadra che ha affrontato: Alvaro Morata, fresco di addio alla Juventus, David Silva e Nolito.
CONTRO TUTTI I PRONOSTICI – Secondo le previsioni, l’Italia non avrebbe dovuto essere a Parigi, sede designata per l’ottavo di finale della prima nel nostro girone. E sicuramente è un buon segno, ma l’urna di questo balordo Euro 2016 ha riservato l’accoppiamento più difficile tra tutte le vincenti dei gruppi. Dopo Usa ’94 hanno vinto sempre loro. E Se non li battiamo da 22 anni, un motivo dovrà pur esserci. La speranza è che gli undici mandati in missione da Antonio Contese ne dimentichino per novanta minuti, non rimanendo accecati dalle stelle in maglia rossa che si pareranno davanti. Insomma, speriamo che la Furia operaia abbia la meglio contro quella Rossa made in Spagna.