Italia sfregiata. Aiutateci a difenderla

di Gaetano Pedullà

Quando è nato questo giornale, abbiamo chiesto a tutti i lettori di diventare protagonisti di questo progetto. In migliaia ci avete risposto, inviandoci idee, articoli, suggerimenti di cui spesso abbiamo fatto tesoro sia sull’edizione cartacea che sull’online www.lanotiziagiornale.it. Abusi, casi di malaffare e sprechi sono diventati oggetto di servizi e inchieste che hanno fatto discutere.
Uno sforzo che oggi vorremmo estendere chiedendo di segnalarci tutti i casi che conoscete su un altro grande filone: lo scandaloso oltraggio ai nostri beni culturali, l’abbandono dei monumenti, il perpetrarsi di scelte urbanistiche orribili, il martirio delle nostre città attraverso la conservazione di manufatti degradanti così come la costruzione di opere frutto della follia di architetti e ingegneri ubriachi. In un Paese che è una miniera a cielo aperto di bellezza, arte, storia, sono molte le città dove sembra che si faccia apposta a far marcire i capolavori del passato oppure a proporre piazze senza anima o a far passare strade dove servirebbero luoghi di aggregazione. La battaglia tra Vittorio Sgarbi e il sindaco di La Spezia raccontata nelle pagine interne da Massimiliano Lenzi è la punta di un iceberg contro il quale siamo stanchi di andarci a scontrare. Non ci sfugge che lo sviluppo del Paese passa dal fare e quindi dal progettare, costruire, ammodernare, ma tutto questo si può fare senza lasciare cicatrici indelebili nelle nostre comunità. Si può fare tenendo ben presente che città belle sono città vivibili, calamite di turisti, di abitanti che le rispettano e contribuiscono volentieri a farle crescere. Dunque, gli scempi no, ma le opere utili sì, anche quando qualche cittadino ostinato si mette di traverso anteponendo un suo piccolo interesse personale su quello magari di una vasta comunità. E qui altrettanto vi chiediamo di segnalarci casi come quello del contadino che blocca un’intera autostrada, che raccontiamo in un’altra pagina interna. Facciamo insieme il nostro giornale. Per fare insieme un Paese migliore.