Serve “non pensare a nuove restrizioni e sostenere una effettiva ripartenza”. E’ quanto ha detto il premier Giuseppe Conte in un colloquio con il Corriere della sera. La scuola? “E’ il mio impegno con i giovani, le famiglie, il Paese. Il mio impegno con insegnanti e personale. La scuola riparte, non ci sono dubbi”. “Sono sempre stato rigoroso – ha aggiunto il presidente del Consiglio -, ma non mi pento di nulla. Quando abbiamo deciso di chiudere dicevano che dovevamo tenere aperto. Quando volevamo cominciare ad aprire, ci chiedevano di essere rigidi. Mi sono sempre confrontato con ministri e scienziati e ora ho la percezione che se concederemo qualche apertura faremo bene”.
E in vista della dell’avvio del prossimo anno scolastico – previsto il 14 settembre – sono in arrivo oltre 50mila posti in più, fra docenti e personale Ata, con massima priorità per la scuola dell’infanzia e la primaria. A prevederlo è un’ordinanza firmata dalla ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina.”Oggi – ha spiegato la ministra a margine di un incontro con i sindacati . dopo aver ultimato tutti i passaggi istituzionali e con le forze sociali, ho firmato l’Ordinanza che stabilisce i criteri di riparto delle risorse per l’organico aggiuntivo previste dal decreto rilancio. Si tratta di oltre 977 milioni che saranno assegnati per il 50% sulla base del numero degli alunni presenti sul territorio e per il 50% sulla base delle richieste avanzate dagli Uffici Scolastici Regionali che hanno fatto la rilevazione delle esigenze delle scuole”.
Grazie a questo incremento, ha spiegato ancora Azzolina, “potremo finalmente cominciare a superare quelle norme, nate in epoca di tagli feroci alla scuola, che hanno portato al sovraffollamento delle classi. Con il decreto rilancio abbiamo infatti previsto la possibilità di derogare al numero di alunni per classe per ridurlo progressivamente. Un cammino che dovremo poi proseguire anche oltre l’emergenza”. Gli stessi criteri previsti dall’Ordinanza di oggi saranno utilizzati per ripartire anche le altre risorse per l’organico che deriveranno dallo scostamento di bilancio che prevede 1,3 miliardi per la scuola. Una parte di queste sarà, infatti, dedicata a un ulteriore incremento di personale. La ministra dell’Istruzione ha anche assicurato che nel decreto legge di agosto saranno previste apposite risorse, per gli Enti locali, per l’affitto degli spazi aggiuntivi e il pagamento delle relative utenze.