Non può bastare qualche acquazzone e l’arrivo di un po’ di fresco per migliorare la situazione della siccità in Italia. I dati, infatti, indicano una situazione drammatica a giugno: è caduto il 77% di pioggia in meno rispetto alla media. E, allo stesso tempo, le temperature sono state di quasi 4°C oltre i valori tradizionali per il periodo di riferimento. La Coldiretti ha tracciato un bilancio disastroso, soprattutto per il Centro, dove la scarsità di precipitazioni è davvero preoccupanti. “In Abruzzo si parla per ora di una perdita di ricavo per le aziende agricole di almeno 100 milioni di euro con danni alle colture orticole e alla frutta e, nel caso dovesse perdurare la situazione di emergenza, anche alle colture più tradizionali quali vite e olivo”, ha riferito l’associazione degli agricoltori.
Ma non solo: “In Toscana la produzione di cereali e crollata del 40%, con punte del 70% nel caso del mais e quelle di foraggi, ortaggi, pomodoro da industria e frutta sono diminuite fino al 50% mentre mancano i foraggi per gli animali”, ha sottolineato la Coldiretti, aggiungendo anche: “I girasoli e il granoturco stanno seccando in Umbria, ma in difficoltà sono anche ampie aree del Lazio dove la produzione di frumento risulta stentata, con pesante contrazione dei raccolti e calo della qualità e senza interventi immediati si rischia di perdere del tutto ortaggi, frutta, cereali, pomodori”.
E per il futuro non si prevede nulla di buono. “La situazione si sta aggravando con effetti catastrofici per la produzione con perdite ben superiori al miliardo stimato, se non pioverà nell’arco delle prossime due settimane in modo costante e non violento”, ha concluso il report dell’organizzazione.