Israele, Tajani cerca la de-escalation ma i nostri alleati parlano solo di armi

Il vice premier Tajani, parlando della crisi in Israele, ha detto che occorre impedire che il conflitto mediorientale si allarghi ad altri Paesi.

Israele, Tajani cerca la de-escalation ma i nostri alleati parlano solo di armi

“Dobbiamo preparaci a momenti difficili di grande tensione, noi stiamo lavorando con gli Usa, Germania, Francia e Gran Bretagna per una de-escalation”. È quanto ha detto a Rtl 102.5 il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando della crisi in Israele.

Il vice premier Tajani, parlando della crisi in Israele, ha detto che occorre impedire che il conflitto mediorientale si allarghi ad altri Paesi

“Dobbiamo cercare di impedire che si allarghi il conflitto mediorientale ad altri Paesi – ha aggiunto il ministro degli Esteri -. La situazione è in totale evoluzione, per il momento c’è qualche preoccupazione ma non abbiamo segnali di attacchi di massa che potranno avvenire. Bisogna però tenere sotto controllo la situazione”.

“Noi siamo sempre per la linea due popoli e due Stati”

“È la strage più grande di civili che sia stata compiuta – ha proseguito Tajani parlando ancora degli attacchi di Hamas contro Israele -, dei ragazzi che ballavano non erano dei pericolosi aggressori del popolo palestinese. Noi siamo sempre per la linea due popoli e due Stati, abbiamo sempre lavorato perché ci fosse una diminuzione della tensione, stiamo favorendo tutto ciò che può essere utile alla de-escalation. Noi lavoriamo per la pace ma questo non significa accettare la violenza di chi profana cadaveri, sono cose mai viste nella storia recente”.

“Bisogna lavorare per salvare gli ostaggi israeliani e creare un corridoio umanitario”

“Bisogna lavorare per salvare gli ostaggi israeliani e creare un corridoio umanitario, sosteniamo tutte le iniziativi in questa direzione. L’Italia condanna con grande fermezza l’aggressione contro Israele, il massacro di civili innocenti e la presa di ostaggi. Questo è un fatto gravissimo e abbiamo espresso la nostra solidarietà al popolo di Israele”, ha concluso il ministro degli Esteri.

Netanyahu a Biden: “Dobbiamo entrare a Gaza”

“Dobbiamo entrare a Gaza” ha detto, secondo quanto riporta Axios citando fonti israeliane e americane, il premier Benyamin Netanyahu a Joe Biden. “Dobbiamo andare dentro. Non possiamo trattare ora”, avrebbe detto, degli ostaggi, Netanyahu a Biden, nel corso del colloquio telefonico di domenica. Il peemier israeliano avrebbe detto al capo della Casa Bianca che il fronte libanese è motivo di preoccupazione e Israele si sta preparando, ma non c’è altra scelta che rispondere con forza a Gaza.

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