“Siamo in un amplissimo processo di reclutamento dei riservisti”. È quanto ha detto il portavoce militare istraeliano, Daniel Hagari, citato dai media. “In 48 ore – ha spiegato – abbiamo raggiunto 300.000 riservisti”.
Trecento giovani in partenza dall’Italia per Israele, sono stati richiamati dall’esercito come riservisti in servizio attivo
“Sto cercando di partire dall’aeroporto di Fiumicino, è mio dovere. Con me ci sono più di 300 ragazzi richiamati dall’esercito israeliano come riservisti in servizio attivo” il racconto drammatico di Noa Rakel Perugia, riservista in partenza da Roma per Israele.
“Tutti quelli, come me e mia madre, che avevano un biglietto sul volo El Al del mattino – ha aggiunto il giovane israeliano – lo hanno ceduto ai combattenti che devono tornare subito nella loro unità. Ho 22 anni, ero qui come tanti altri per le feste di Sukkot, dovevo cominciare l’università in Israele il 15. Domenica mattina alle 5 dormivo, ci ha svegliati mia zia da Gerusalemme e ci ha detto della guerra”.
Il Pentagono ha annunciato che fornirà alle forze di difesa israeliane munizioni, attrezzature e risorse aggiuntive
Intanto il presidente americano Joe Biden ha ordinato un “ulteriore sostegno a Israele di fronte a questo attacco terroristico senza precedenti da parte di Hamas”. Il segretario alla Difesa americano, Lloyd Austin, ha affermato che Washington “fornirà rapidamente alle forze di difesa israeliane attrezzature e risorse aggiuntive, comprese le munizioni” e ha confermato che la portaerei Uss Gerald R. Ford (nella foto) e una flotta di navi da guerra si porterà nel Mediterraneo orientale.