Israele, Ben Gvir porta gli ultra-ortodossi a pregare sul Monte del Tempio e fa infuriare Netanyahu

Israele, Ben Gvir porta gli ultra-ortodossi a pregare sul Monte del Tempio e fa infuriare Netanyahu

Israele, Ben Gvir porta gli ultra-ortodossi a pregare sul Monte del Tempio e fa infuriare Netanyahu

Sembra che il ministro della Sicurezza di Israele e leader dell’estrema destra, Itamar Ben Gvir, stia cercando ogni modo e pretesto per infiammare ulteriormente il Medio Oriente. L’ultima provocazione si è verificata in occasione del digiuno di Tisha B’Av, in cui si ricorda la distruzione del Tempio di Gerusalemme, quando il ministro ha deciso di fare una passeggiata sulla Spianata delle Moschee, nota agli ebrei come Monte del Tempio, accompagnato da circa 1.600 ebrei ultraortodossi che si sono prostrati a terra, violando le istruzioni della polizia e lo status quo vigente sul sito, volto a evitare tensioni con la comunità araba locale.

Questa iniziativa ha scatenato le proteste dell’Autorità Palestinese, che ha immediatamente condannato la presenza di Ben Gvir sul Monte del Tempio, definendola una pericolosa provocazione e chiedendo l’intervento degli Stati Uniti. Il ministro ha risposto ribadendo che la sua linea politica prevede che gli ebrei possano pregare in questo luogo sacro, anche se le attuali direttive non lo permettono.

Israele, Ben Gvir porta gli ultra-ortodossi a pregare sul Monte del Tempio e fa infuriare Netanyahu

Parole e intenti che hanno messo in crisi il governo del primo ministro Benjamin Netanyahu, convinto che Ben Gvir stia mettendo a rischio la sicurezza dello Stato di Israele. Come ha dichiarato l’ufficio del leader di Tel Aviv: “L’impostazione della politica sul Monte del Tempio è direttamente soggetta al governo e al primo ministro” e “non esiste una politica privata di un ministro specifico riguardo al Monte del Tempio, né del ministro della Sicurezza Nazionale né di nessun altro ministro. È sempre stato così sotto tutti i governi israeliani”.

Se Netanyahu è comprensibilmente furioso per questa provocazione gratuita, il capo dell’opposizione israeliana, Yair Lapid, lo è ancora di più. Commentando la visita del ministro sul Monte del Tempio, Lapid ha dichiarato che “la campagna elettorale di Ben Gvir, condotta durante una situazione di conflitto, mette in pericolo la sicurezza nazionale, la vita dei cittadini israeliani, dei soldati e dei poliziotti”. Lapid ha concluso affermando che “il gruppo di estremisti irresponsabili al governo sta facendo del suo meglio per trascinare Israele in una guerra regionale totale. Queste persone non possono governare un Paese”.