Non si placano le esecuzioni dell’Isis. E stavolta non sono stati risparmiati neppure i membri dello stesso Stato islamico. Sono otto i foreign fighters di origine olandese giustiziati per un tentativo di diserzione e ammutinamento. Il bagno di sangue è avvenuto venerdì mattina a Maadan, nella provincia di Raqqa. A rivelarlo sul suo account Twitter, è stato Abu Mohammad, un membro del gruppo: “Raqqa viene massacrata in silenzio” (Rbss). Sul social viene rivelato che nell’ultimo mese, il rapporto tra gli operativi dell’intelligence dell’Isis e 75 jihadisti olandesi, molti di origine marocchina, erano particolarmente tesi. Per questo, il gruppo olandese è stato arrestato e imprigionato a Tabaqa e Maadan prima delle esecuzioni. Inutile, oltre che tragico il tentativo di risolvere la questione da parte dell’intermediario jihadista inviato del califfato a Raqqa, ucciso per vendetta. Secondo i servizi segreti di Amsterdam, sono almeno 200 i cittadini olandesi, tra cui anche cinquanta donne, arruolati volontariamente con Daesh.
Tagliagola senza pietà. L’Isis giustizia otto foreign fighters di origine olandese. Accusati di diserzione dal Califfato
Tagliagola senza pietà. L'Isis giustizia otto foreign fighters di origine olandese. Accusati di diserzione dal Califfato