Il taglio dell’Irpef è solo l’inizio. Ora avanti con la riforma fiscale. Parla la deputata pentastellata Daniela Torto: “Spese detraibili sul conto corrente e easy tax le priorità”

Parla la deputata pentastellata Daniela Torto: "Spese detraibili sul conto corrente e easy tax le priorità".

Il taglio dell’Irpef è solo l’inizio. Ora avanti con la riforma fiscale. Parla la deputata pentastellata Daniela Torto: “Spese detraibili sul conto corrente e easy tax le priorità”

Una volta che verrà messa in sicurezza la Manovra con il taglio dell’Irpef e dell’Irap bisognerà completare la riforma del fisco continuando sia sulla strada della riduzione della pressione fiscale che su quella della semplificazione del sistema. Altri obiettivi sono: il cashback fiscale e l’uscita graduale dal regime forfettario (easy tax). Parola di Daniela Torto, capogruppo M5S in commissione Bilancio della Camera.

Salta in Consiglio dei ministri la proposta sul contributo di solidarietà per i redditi più alti per far fronte al caro bollette. Particolarmente contrari Lega, FI e renziani.
“È un tema delicato su cui si poteva trovare un accordo ragionevole, ma purtroppo in casi come questo l’eterogeneità politica della maggioranza si fa sentire e impedisce di convergere”.

Vi soddisfa l’accordo raggiunto sul taglio dell’Irpef e dell’Irap? I sindacati ritengono che poco si faccia sui redditi bassi.
“È un intervento di cui beneficiano tutte le fasce di reddito e che va considerato in continuità con la riduzione dell’Irpef in busta paga per 16 milioni di lavoratori approvata dal governo Conte II. In quel caso a beneficiarne furono soprattutto i redditi bassi, in questo caso i maggiori risparmi si concentrano sul ceto medio, dai 28.000 ai 55.000 euro. Peraltro non tocchiamo solo le aliquote, ma anche la no tax area, che verrà estesa, e le detrazioni, che saranno riorganizzate. Sull’Irap, invece, partendo dal miliardo a disposizione si è deciso di abolirla del tutto a professionisti e ditte individuali, ossia ai più piccoli. Una scelta che ci trova d’accordo”.

È iniziato in commissione Finanze della Camera l’iter della legge delega sulla riforma fiscale. Quali sono i vostri obiettivi?
“Completare la riforma del fisco continuando sia sulla strada della riduzione della pressione fiscale sia su quella della semplificazione del sistema. La riduzione da 5 a 4 aliquote Irpef che approveremo con la Manovra è un passo in entrambe le direzioni, così come importante può essere la proposta di erogare direttamente sul conto corrente alcune spese oggi detraibili, come quelle per i farmaci e le spese sanitarie in genere, e l’uscita graduale dal regime forfettario. Occorre intervenire anche sull’efficienza e la trasparenza della giustizia tributaria e sulla digitalizzazione”.

La Lega continua a insistere per recuperare ulteriori risorse dal Reddito di cittadinanza. Cosa ne pensa?
“Che si tratti di un attacco strumentale, secondo una logica elettoralistica di breve periodo. Il Reddito di Cittadinanza si può migliorare, e lo stiamo facendo in modo costruttivo, ma il principio di sostenere chi non ce la fa, ancor più dopo la pandemia, è sacrosanto. A chi si batte ideologicamente contro una misura sociale che sostiene quotidianamente milioni di persone vorrei ricordare che l’Italia esce da due grandi crisi in poco più di un decennio e la povertà è diventata un problema non solo etico ed economico, ma anche di stabilità politica”.

Superbonus 110%. Perché il M5S insiste per la rimozione del tetto Isee alle unifamiliari?
“Perché il Superbonus ha rilanciato un settore trainante per l’intera economia, quello edilizio, e allo stesso tempo ci ha consentito di progredire come Paese sulla via della transizione energetica. Le monofamiliari non sono necessariamente abitazioni di lusso. La loro natura fa sì che i lavori possano iniziare celermente, con meno burocrazia, e inserire un tetto Isee, peraltro molto basso, soffoca buona parte del potenziale della misura. Non è certo impossibile trovare persone ad alto o altissimo reddito in un condominio e persone a reddito medio o basso in una casetta di periferia, che pure risulta essere una monofamiliare”.

Il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, ha detto che “oltre il 90% del gettito Irpef proviene da dipendenti e pensionati”. E che il 57% dei 41 milioni di contribuenti Irpef dichiara meno di 20 mila euro.
“L’evasione fiscale è di certo uno dei maggiori problemi del Paese, che stiamo provando ad affrontare, da quando siamo al Governo, sia investendo nella digitalizzazione del fisco che sulla compliance tra pubblica amministrazione e contribuenti. Non dobbiamo dimenticare, tuttavia, che buona parte delle entrate mancanti proviene dall’elusione fiscale, e in questo senso è compito anche dell’Ue intervenire per aiutare gli Stati”.