La golden rule sugli investimenti Green entrerà nel dibattito pubblico avviato dalla commissione Ue in vista della riforma del Patto di Stabilità. A spiegarlo è stato il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis. “La golden rule è una delle opzioni che sono state discusse” per permettere una riduzione graduale del debito che si coniughi con un maggior sostegno agli investimenti. Prima della crisi pandemica, ha spiegato Dombrovskis, si è parlato di “una golden rule cosiddetta limitata, ora si parla di una regola per gli investimenti verdi”.
Esulta il M5S che da sempre chiede una regola aurea che consenta un trattamento particolare di determinati tipi di investimenti pubblici ai fini della valutazione del rispetto del Patto di stabilità da parte di uno Stato membro. “La consultazione pubblica per la riforma del Patto di stabilità lanciata dalla Commissione europea parte con il piede giusto”, commenta Tiziana Beghin (nella foto), capodelegazione M5S al Parlamento europeo.
“La golden rule sugli investimenti verdi, una proposta che per primo ha fatto il M5S, è fra le opzioni sul tavolo così come annunciato dal Dombrovskis e dal commissario Gentiloni. Noi ci batteremo – spiega – per inserire anche il superbonus fra gli investimenti verdi che meritano lo scorporo dal Patto di Stabilità e crescita, così da prevedere una sua proroga che vada oltre anche il 2023”.
Dombrovskis ha indicato anche che riduzione dell’indebitamento e investimenti “devono procedere in modo allineato”. “L’Europa – ha detto – sta navigando in acque più calme dopo le turbolenze della pandemia. Grazie alla nostra risposta coordinata e assertiva, stiamo ora superando le aspettative di crescita. Ma la crisi ha anche reso più visibili alcune sfide: deficit e debito più elevati, divergenze e disuguaglianze più ampie e la necessità di maggiori investimenti. Abbiamo bisogno di regole di governance economica in grado di affrontare queste sfide a testa alta”.
Per il vicepresidente della commissione Ue sarà fondamentale ridurre l’elevato debito pubblico perché determinerà quanto bene possiamo rispondere a possibili shock futuri, contribuirà a mantenere condizioni di finanziamento favorevoli per gli investimenti. Ma il calo del debito “deve essere fatto in modo intelligente: in modo graduale, sostenuto e favorevole alla crescita. Ciò significa promuovere investimenti pubblici di alta qualità”.