In Inghilterra il numero di casi di Covid sta crescendo rapidamente e le stime, ha detto oggi il premier Boris Johnson, “indicano che per il 19 luglio ci saranno circa 50 mila contagi al giorno” (quelli registrati oggi sono 27.340). Johnson ha sottolineato che la campagna vaccinale precede come previsto e “l’immunizzazione resta efficace contro il Coronavirus”, ma, nonostante la pandemia è ben lontana dall’essere finita, “bisogna riaprire la società”. “Non sarà certamente finita per il 19 luglio”, ha riconosciuto l’inquilino di Downing Street. Tuttavia, “dobbiamo essere onesti con noi stessi: se non possiamo riaprire la società nelle prossime settimane, quando saremo in grado di tornare alla normalità?”.
Dal 19 luglio, ha annunciato Johnson, in Inghilterra non sarà più obbligatorio portare la mascherina, né ci saranno limiti alle interazioni sociali. “L’alternativa è aprire in inverno quando il virus avrà un vantaggio”, ha poi aggiunto il primo ministro britannico annunciato anche che il governo ridurrà l’intervallo di dose vaccinale da 12 settimane a 8 per chi ha meno di 40 anni. Il divario sarà ridotto in modo da dare un’accelerazione alla campagna vaccinale e fare in modo che tutti gli adulti abbiano ricevuto entrambe le dosi entro metà settembre. Johnson ha indicato l’obiettivo di garantire la doppia dose ai due terzi di tutta la popolazione adulta residente entro la stessa data del 19 luglio, con l’impegno a offrire almeno una prima dose al 100%.
Il premier ha parallelamente annunciato che sempre dal 19 luglio ci sarà un alleggerimento degli obblighi di isolamento per le persone vaccinate e la fine delle bolle d’isolamento nelle scuole. Il premier britannico ha precisato che la decisione ufficiale sulla data sarà comunque presa il 12 luglio, ma si è detto convinto che la scadenza del 19 sarà rispettata dopo il rinvio precauzionale del 21 giugno scorso.