Almeno hanno avuto un moto di vergogna. Quando è uscita la notizia che lo Stato italiano non volesse pagare il risarcimento ai familiari delle vittime della strage di Cutro a qualcuno in questo Paese si sono allargati gli sfinteri non riuscendo a trattenere il razzismo travestito da esperti in legge.
Lo Stato, ha promesso Piantedosi, “farà tutto quello che gli compete per indennizzare le vittime” della strage di Cutro
Il messaggio “se la sono cercata” che stava dietro la richiesta firmata dal pugno della senatrice della Lega Giulia Bongiorno che esercita da avvocata per conto dello Stato mentre è presidente della commissione Giustizia in Senato (ah, i conflitti di interessi…) è stato troppo perfino per loro. Nel processo che si sta svolgendo a Crotone contro i presunti scafisti dell’imbarcazione che ha portato alla morte 94 persone, di cui 35 bambini, lo studio legale Bongiorno rappresenta la Consap, Concessionaria servizi assicurativi pubblici che, per conto del ministero delle Finanze, gestisce il Fondo di garanzia per le vittime della strada.
Alla fine è intervenuto il ministro Matteo Piantedosi: “Lo stato – ha detto l’altro ieri a margine della manifestazione conclusiva del Pon 2014-2021 in corso a Crotone –. non si gira assolutamente dall’altra parte farà tutto quello che gli compete per indennizzare le vittime di questa drammatica tragica sciagura accaduta a febbraio”.
In un solo secondo si smutandano gli xenofobi da editoriali e da tastiera che tra le molte cose sono ignoranti anche in tema di indennizzi. Qualche ora dopo l’avvocata Bongiorno ha chiarito che il suo ruolo all’interno del processo si può considerare concluso. Tutti in ritirata, con le orecchie basse. Intanto al loro curriculum (e dei loro sfegatati sostenitori) si aggiunge un’altra figura barbina.