Il direttore generale del Pio Albergo Trivulzio di Milano, Giuseppe Calicchio, è indagato con l’ipotesi di epidemia colposa e omicidio colposo nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla Procura del capoluogo lombardo per fare luce su gli oltre 100 decessi avvenuti nella casa di riposo dall’inizio dell’emergenza Coronavirus. Per i stessi reati risultano inoltre indagati i legali rappresentanti dell’Istituto Don Gnocchi e della Sacra Famiglia di Cesano Boscone. Il dipartimento Ambiente, Salute, Sicurezza, Lavoro, coordinato dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, che vede tutti i pm del pool impegnati nelle indagini sulle case di riposo, ha iniziato in questi ultimi giorni a iscrivere i vertici delle varie strutture nel registro degli indagati.
Secondo quanto si è appreso, sia sul caso del Pio Albergo Trivulzio, su cui indagano i pm Mauro Clerici e Francesco De Tommasi, che su quello delle altre residenze gli inquirenti dovranno effettuare verifiche su tutte le morti avvenute da fine febbraio in poi. Al Trivulzio se ne contano, stando a quanto riferito, quasi 150. Una cifra simile anche al Don Gnocchi. Tra i casi al centro delle indagini anche quelli della Rsa Virgilio Ferrari nel quartiere Corvetto di Milano, della ‘Anni Azzurri’ in zona Lambrate, di una casa famiglia nel quartiere Affori e di diverse altre, i cui legali rappresentanti, appunto, come quelli del Trivulzio, del Don Gnocchi e della Sacra Famiglia, saranno a breve iscritti nel registro degli indagati.