di Ginevra De Carli
Non poteva non farlo. Maria Rita Lorenzetti si è dimessa da presidente di Italferr, lasciando l’incarico con effetto immediato. Due giorni fa l’ex presidente Pd dell’Umbria era finita agli arresti domiciliari accusata di aver preso parte a «un articolato sistema corruttivo» legato alla Tav di Firenze. Sono due i filoni dell’inchiesta: il primo riguarda l’ipotesi di illecito smaltimento dei fanghi, mentre l’altro la sicurezza dei materiali e dei macchinari. La Lorenzetti avrebbe agevolato affari illeciti in cambio di favori per il marito. Il legale della ormai ex presidente di Italferr ha ricordato che la Lorenzetti si era di fatto sospesa dal suo incarico dal 17 gennaio scorso quando aveva ricevuto un avviso di garanzia per la stessa indagine. Fin da allora aveva poi dato la sua disponibilità a dimettersi ai vertici delle Ferrovie. E intanto ieri l’architetto Fabio Zita, ha ricostruito la sostituzione subita nel luglio 2012 da capo dell’ufficio. Vicenda che secondo l’inchiesta della procura di Firenze e le valutazioni del gip, avvenne per pressioni della squadra della presidente di Italferr.