Inchiesta a Biella per maltrattamenti in carcere: sono 56 le ordinanze cautelari emesse nell’ambito dell’indagine che ha coinvolto la casa circondariale del comune piemontese. L’inchiesta della procura biellese ha portato all’esecuzione delle misure cautelari dopo le indagini condotte insieme alla squadra mobile: l’operazione riguarda diversi comuni del Piemonte, della Lombardia e anche di altre regioni.
L’inchiesta sembra che riguardi anche questioni legate al traffico di stupefacenti, coinvolgendo non solo gli agenti ma anche alcuni detenuti. Negli scorsi giorni ci sarebbe stata una perquisizione riguardante un agente di polizia penitenziaria.
L’indagine sul carcere di Biella e le 56 misure cautelari per maltrattamenti
Non è la prima volta che viene aperta un’indagine sul carcere di Biella: una delle più recenti ha riguardato i presunti pestaggi ai danni dei detenuti e ha coinvolto 23 agenti della polizia penitenziaria.
Un caso recente è quello del dicembre del 2022, quando un agente è stato arrestato con l’accusa di cessione di sostanze stupefacenti all’interno del carcere, ma anche corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio e istigazione alla corruzione.
Con lui furono indagati due detenuti, accusati di detenzione di droga e di telefoni cellulari e di resistenza a pubblico ufficiale. L’inchiesta aveva portato a ipotizzare la presenza di un’organizzazione per il traffico di droga, cellulari e schede sim all’interno del carcere: questo gruppo faceva capo ad alcuni detenuti, grazie all’aiuto di agenti della penitenziaria compiacenti.
A febbraio, sempre all’interno del carcere di Biella, erano stati usati mezzi eccessivi e violenti per contenere tre detenuti in stato di alterazione. A giugno il tribunale del riesame di Torino annullò le misure cautelari nei confronti di alcuni agenti della penitenziaria, disposte con un’ordinanza del gip.