“Più di 300 morti nelle RSA lombarde meritano attenzione. Doverose e opportune le indagini in corso, perché la giustizia non può mai andare in quarantena, un Stato di diritto non può permettere che ‘siano sospese’ le indagini, le inchieste, l’accertamento di eventuali responsabilità e della verità”. E’ quanto afferma la deputata del Movimento 5 Stelle, Anna Macina, rispondendo al leader della Lega, Matteo Salvini, che ha definito di “pessimo gusto” le indagini in corso sulle morti sospette nella Rsa della Lombardia.
“Alcuni accertamenti necessari alle indagini – aggiunge l’esponente pentastellata – è indispensabile farli quanto prima, per evitare che il trascorrere del tempo possa impedire o rendere più difficile l’accertamento della verità. Anche così si rende giustizia ai tanti che non ci sono più e a medici e infermieri che continuano a lottare nelle corsie degli ospedali contro questo nemico invisibile. E’ assurdo che proprio chi si è proclamato (evidentemente solo a parole) paladino della legalità – al netto del ruolo già rivestito da Salvini di ex Ministro – parli adesso di ‘pessimo gusto’, riferendosi alle inchieste in corso”.
“La giustizia – conclude Macina – non ha ‘gusto’: non c’è buon gusto o pessimo gusto nelle inchieste, ma solo sacrosanto accertamento della verità. Però la reazione apre a una domanda: di cosa ha paura Salvini? C’è qualcosa che si vuole nascondere nelle Rsa lombarde? Per fortuna la magistratura va avanti nonostante queste affermazioni”.