L’imprenditore Paolo Franco Arata, indagato per corruzione insieme al sottosegretario della Lega, Armando Siri, nell’ambito dell’inchiesta sul mini-eolico, è stato sentito, oggi pomeriggio, dai magistrati della Procura di Roma. L’atto istruttorio era stato sollecitato dall’avvocato Gaetano Scalise, alla luce delle perquisizioni svolte il 18 aprile scorso. Arata è accusato di avere “promesso o dato” una tangente 30mila euro al sottosegretario leghista in cambio di una sua “sponsorizzazione” per l’inserimento di emendamenti per incentivi per il cosiddetto mini-eolico.
L’interrogatorio è durato circa tre ore e il verbale è stato subito secretato. “Abbiamo reso dichiarazioni sulla vicenda che chiama in causa il mio assistito – ha detto l’avvocato Scalise al termine -: ha fornito la sua versione dei fatti. L’interrogatorio è stato secretato per cui non è possibile riferirne alcun contenuto”.
Siri sarà sentito invece la prossima settimana. “In sede di presentazione spontanea del senatore Armando Siri – ha precisato il suo legale, Fabio Pinelli – verrà depositata una memoria difensiva al precipuo fine di rappresentare, in modo esaustivo e documentale, i rapporti con Paolo Franco Arata. E’ pertanto del tutto inveritiero che tale scelta corrisponda ad un intento di sottrarsi al confronto con l’Autorità Giudiziaria, confronto del resto richiesto dallo stesso sottosegretario. Infatti, unitamente alla presentazione della memoria difensiva, il senatore Armando Siri renderà dichiarazioni e risponderà ad eventuali richieste di chiarimenti avanzate dai magistrati”.