In Turchia dilagano le proteste per l’arresto del sindaco di Istanbul con decine di migliaia di manifestanti che accusano Erdogan: “Attacco politico”

In Turchia dilagano le proteste per l'arresto del sindaco di Istanbul e decine di migliaia di manifestanti accusano Erdogan

In Turchia dilagano le proteste per l’arresto del sindaco di Istanbul con decine di migliaia di manifestanti che accusano Erdogan: “Attacco politico”

Decine di migliaia di manifestanti hanno preso parte alle numerose proteste in tutta la Turchia, dopo che il principale rivale del presidente Recep Tayyip Erdogan, il sindaco di Istanbul Ekrem Imamoglu, è stato formalmente arrestato e accusato di corruzione. Imamoglu avrebbe dovuto essere designato come candidato presidenziale del Partito Popolare Repubblicano (CHP) per il 2028, in una votazione programmata per la giornata di ieri.

In risposta al suo arresto, ieri sera si è verificata un’escalation delle proteste, con scontri tra manifestanti e polizia. Gli agenti hanno usato gas lacrimogeni e proiettili di gomma. Imamoglu ha affermato che le accuse a suo carico sono motivate politicamente.

“Non mi piegherò mai”, ha scritto su X prima di essere posto in custodia cautelare. Erdogan ha condannato le manifestazioni di protesta e ha accusato il CHP di voler “disturbare la pace e polarizzare il popolo”.

In Turchia dilagano le proteste per l’arresto del sindaco di Istanbul con decine di migliaia di manifestanti che accusano Erdogan: “Attacco politico”

La folla si è radunata nei pressi del municipio di Istanbul nel tardo pomeriggio di ieri, per la quinta notte consecutiva. I manifestanti – un migliaio dei quali è stato arrestato al termine degli scontri – hanno sventolato bandiere turche e cantato di fronte a una fila di agenti antisommossa. Gli agenti sono stati visti usare idranti e spray al peperoncino contro alcuni dimostranti.

La moglie di Imamoglu, Dilek Kaya Imamoglu, si è rivolta alla grande folla riunita fuori dal municipio, dicendo ai manifestanti che “l’ingiustizia” subita da suo marito ha “toccato una corda sensibile in ogni coscienza”.