In Transnistria tira una brutta aria. Dopo la decisione di Vladimir Putin di revocare il decreto che garantiva la sovranità della Moldavia sulla regione separatista, è iniziato uno scambio di accuse tra Mosca e Kiev.
“Kiev sta preparando una provocazione armata contro la Transnistria”. Questa la tesi del ministero della Difesa russo che afferma che “secondo le informazioni disponibili, nel prossimo futuro il regime di Kiev sta preparando una provocazione armata contro la Repubblica Moldava transnistriana che sarà condotta dalle Forze Armate ucraine, anche con il coinvolgimento della formazione Azov”. Non solo. Secondo il Cremlino l’offensiva sarà portata avanti da “sabotatori che indosseranno uniformi militari russe” che dovrebbero mettere in atto una “falsa invasione”.
Proprio per questo il ministero della Difesa russo, guidato da Sergey Lavrov, spiega che sta monitorando la situazione lungo il confine fra Ucraina e Transnistria ed è “pronto a rispondere” ad ogni sviluppo.
La risposta di Kiev
Pronta la risposta dell’Ucraina e della Moldavia che bollano la tesi del Cremlino come una fake news. In particolare il governo moldavo, secondo la Cnn, avrebbe fatto sapere che “le autorità statali non confermano le informazioni diffuse questa mattina dal Ministero della Difesa russo”. “Invitiamo alla calma e invitiamo la popolazione a seguire le fonti ufficiali e credibili della Repubblica di Moldavia. Le nostre istituzioni collaborano con i partner stranieri e in caso di pericolo per il Paese informeranno il pubblico senza indugio”.
Anzi secondo l’Ucraina queste dichiarazioni della Russia sono il preludio a una nuova escalation, con l’invasione della Transnistria, la regione separatista e filorussa delimitata dal fiume Dniester a ovest e dall’Ucraina a est che si è dichiarata repubblica sovietica nel 1990 e si è opposta a qualsiasi tentativo della Moldavia di diventare uno Stato indipendente.
La tesi dell’Occidente sulle manovre in Transnistria
Intanto l’Occidente segue con apprensione l’evolversi della situazione. Da New York il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha spiegato che l’annuncio sarebbe soltanto una manovra di distrazione di massa. “La Russia conduce una guerra anche cercando di spaventare gli altri” ma la situazione deve essere costantemente monitorata in quanto “in Transnistria ci sono reparti militari russi”.