In Sudan si rischia un’ecatombe. Per l’Unicef nel Paese sconvolto dalla guerra civile ci sono quindici milioni di bambini che necessitano di assistenza

In Sudan si rischia un'ecatombe. Allarme dell'Unicef: nel Paese sconvolto dalla guerra civile 15 milioni di bambini necessitano di assistenza

In Sudan si rischia un’ecatombe. Per l’Unicef nel Paese sconvolto dalla guerra civile ci sono quindici milioni di bambini che necessitano di assistenza

Con la guerra civile in Sudan che entra nel suo terzo anno, a pagare il prezzo più alto sono i bambini. Secondo quanto riferito dall’Unicef, che non esita a definire questo conflitto come la più grave emergenza attualmente in corso, negli ultimi 12 mesi il numero di minorenni che hanno bisogno di assistenza umanitaria è raddoppiato, passando dai 7,8 milioni dell’inizio del 2023 agli oltre 15 milioni di oggi.

Per l’organizzazione internazionale che si occupa di infanzia: “Senza un’azione urgente, la grave crisi umanitaria del Sudan potrebbe sfociare in una catastrofe ancora più grave”.

“Due anni di violenze e sfollamenti hanno sconvolto la vita di milioni di bambini in tutto il Sudan. I bisogni continuano a superare i finanziamenti umanitari e, con la stagione delle piogge alle porte, i bambini che già soffrono di malnutrizione e malattie saranno ancora più difficili da raggiungere. Esorto la comunità internazionale a cogliere questa finestra d’azione cruciale e a farsi avanti per i bambini del Sudan”, è quanto dichiarato da Catherine Russell, direttrice generale dell’Unicef.

In Sudan si rischia un’ecatombe. Per l’Unicef nel Paese sconvolto dalla guerra civile ci sono quindici milioni di bambini che necessitano di assistenza

Come ricorda l’agenzia Onu, il Sudan sta affrontando la più grande crisi umanitaria e di sfollamento infantile al mondo. La metà delle oltre 30 milioni di persone che necessitano di assistenza umanitaria quest’anno sono bambini, e quasi uno su tre ha meno di cinque anni.

Nelle aree in cui si presentano opportunità di ritorno, gli ordigni inesplosi e l’accesso limitato ai servizi essenziali mettono a rischio la vita dei più piccoli. La carestia si sta diffondendo, i tassi di vaccinazione sono in calo e circa il 90% dei bambini non frequenta la scuola.

Inoltre, ha denunciato l’Unicef, il numero di gravi violazioni contro i minori è aumentato del 1000% in due anni.

“Il Sudan è oggi la più grande crisi umanitaria del mondo, ma non riceve l’attenzione che merita – ha dichiarato Russell –. Non possiamo abbandonare i bambini del Sudan. Abbiamo le competenze e la determinazione per aumentare il nostro sostegno, ma abbiamo bisogno di accesso e di finanziamenti costanti. Soprattutto, i bambini del Sudan hanno bisogno che questo orribile conflitto finisca”.