In Perù dilagano gli omicidi legati alle estorsioni e il governo annuncia lo stato di emergenza per la capitale Lima

In Perù dilagano gli omicidi legati alle estorsioni e il governo annuncia lo stato di emergenza per la capitale Lima

In Perù dilagano gli omicidi legati alle estorsioni e il governo annuncia lo stato di emergenza per la capitale Lima

Passano i mesi, ma in Perù nulla sembra riuscire a fermare la spaventosa scia di sangue, con gli omicidi legati alle estorsioni ormai all’ordine del giorno. Una situazione fuori controllo, che ha costretto il governo ad annunciare lo stato di emergenza per la capitale, Lima, nella speranza di riuscire a ristabilire l’ordine.

Questo severo provvedimento è stato adottato dopo l’esecuzione di un cantante locale, Paul Flores, ucciso da sicari che hanno attaccato il bus su cui viaggiava insieme ai membri della sua band mentre lasciavano un concerto nei pressi di Lima.

In Perù dilagano gli omicidi legati alle estorsioni e il governo annuncia lo stato di emergenza per la capitale Lima

Secondo i loro rappresentanti, i musicisti erano stati minacciati da una banda criminale che cercava di estorcere loro del denaro. “È stato ordinato di dichiarare lo stato di emergenza nelle prossime ore in tutta la provincia di Lima e nella provincia costituzionale del Callao”, ha dichiarato alla radio X un alto funzionario, Gustavo Adrianzen.

Sebbene l’estorsione sia un problema diffuso in tutta l’America Latina, in Perù ha assunto proporzioni allarmanti, un fenomeno in parte attribuito a bande criminali come la venezuelana Tren de Aragua, attiva in diversi Paesi della regione. Secondo i media locali, da gennaio si sono registrati oltre 400 omicidi. Lo scorso anno il Perù aveva già dichiarato lo stato di emergenza in alcune aree della capitale e schierato l’esercito per far fronte a una serie di omicidi di autisti di autobus attribuiti alla piaga del racket.