“I cittadini che non si sono recati alle urne devono essere affiancati da una politica che sappia parlare in maniera capillare di temi, contenuti e proposte. Con una strutturazione sul territorio e con dei canali di ascolto e di lavoro a disposizione di tutti, sono certa che potremo fare un buon lavoro”. Abbiamo incontrato Linda Meleo, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Assemblea capitolina, nominata da Giuseppe Conte coordinatrice del M5S a Roma.
Lei è stata appena nominata coordinatrice del Movimento 5 Stelle a Roma. Quanto è importante questo ruolo?
“Questo ruolo, così come quello degli altri coordinatori provinciali, è molto importante, e sono orgogliosa di poterlo ricoprire. Ringrazio il presidente Conte per la fiducia datami. Il Movimento 5 Stelle si sta dotando di una articolazione sul territorio proprio per strutturarsi al meglio, dare il massimo ascolto, e facilitare il coinvolgimento della cittadinanza. La nomina, quindi, è funzionale proprio a queste necessità. Vogliamo assicurare di strutturare la nostra attività a partire dalle istanze e dai contributi dei territori”.
Il Movimento Cinque Stelle dopo settimane di tentativi e polemiche ha deciso di correre da solo per le Regionali. Pensa che il risultato elettorale sarebbe stato diverso se si fosse trovata un’intesa con il Pd?
“Se ci fosse stata un’alleanza con il Pd non sarebbe cambiato nulla rispetto all’esito elettorale. Da un lato, se prendiamo in considerazione i singoli risultati e valutando la loro somma algebrica, questa non avrebbe comunque soddisfatto. Dall’altro lato, in politica, ragionare col metro della somma algebrica non è corretto: i cittadini non possono essere considerati pacchetti di voti da spostare da una parte all’altra a seconda degli interessi di pochi. Il forte astensionismo registrato è la riprova che i cittadini sono lontani da queste logiche e la loro fiducia va recuperata col dialogo e con proposte concrete”.
Dopo l’esito delle Regionali, il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte ha ammesso che, non avendo strutture territoriali, non si riesce a brillare. Quanto è necessario, allora, rafforzare la presenza sui territori?
“La presenza sui territori è importante, proprio per far veicolare correttamente idee e proposte e per coinvolgere i cittadini in prima persona. L’organizzazione territoriale del Movimento 5 Stelle appena varata e tutto quello che ne seguirà sono la risposta concreta a questa esigenza. Le persone hanno bisogno di sentire vicino le forze politiche e di riavvicinarsi a quella parte buona della politica che ragiona sulle esigenze e sulle proposte di chi vive i territori quotidianamente. C’è comunque da ricordare, e parlo con cognizione di causa vista la mia esperienza su Roma, che le competizioni elettorali territoriali hanno dinamiche peculiari che sono molto diverse da quelle che riguardano lo scenario nazionale”.
Pensa che una presenza più costante all’interno delle comunità locali possa restituire fiducia ai cittadini e, quindi, anche risolvere il problema dell’astensionismo?
“Assolutamente sì. I cittadini che non si sono recati alle urne devono essere affiancati da una politica che sappia parlare in maniera capillare di temi, contenuti e proposte. Con una strutturazione sul territorio e con dei canali di ascolto e di lavoro a disposizione di tutti, sono certa che potremo fare un buon lavoro. È fondamentale ridare fiducia a tutti i cittadini che al momento vedono la politica come distante dai problemi quotidiani urgenti come il caro vita o la scarsa domanda di lavoro”.