“Ad oggi non prevediamo interventi radicali, ma bisogna prendere decisioni in fretta”. E’ quanto ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, nel corso della conferenza stampa seguita all’incontro di oggi pomeriggio alla prefettura di corso Monforte a Milano, dove ha avuto colloqui con il prefetto Renato Saccone e una task force di virologi, medici e esperti per fare il punto sul rialzo della curva dei contagi in Lombardia (leggi l’articolo) e, in particolare, a Milano, dove oggi si sono registrati 2.067 contagi.
“Ci preoccupa la situazione negli ospedali, oggi ci sono 72 persone in terapia intensiva, c’è una crescita veloce e bisogna agire in fretta”, ha aggiunto il primo cittadino lombardo precisando che l’indice di trasmissione (Rt) “ha superato il 2 nella Città Metropolitana di Milano”. Ricordando che tutte le decisioni saranno concordate con il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, che Sala incontrerà domani, il sindaco di Milano ha poi aggiunto: “Ci poniamo l’obiettivo di trovare domani un indirizzo perché sono gli stessi medici che dicono che bisogna intervenire”.
Anche perché, ha precisato ancora Sala, “se si cambia il tenore di chiusura, il risultato lo si vede dopo due o tre settimane. “Non credo – ha concluso il sindaco – che oggi si debba andare verso una chiusura estrema ma concordo sul fatto che qualcosa di più si debba fare”.