Uno spoglio al cardiopalma, un testa a testa che ha tenuto tutti col fiato sospeso fino all’ultima scheda. Presidente della Regione Liguria sarà il sindaco di Genova e candidato del centrodestra, Marco Bucci. Che ha superato per una manciata di voti il candidato del centrosinistra, Andrea Orlando, uomo di spicco del Partito democratico e più volte ministro. Bucci si è imposto con uno scarto di qualche migliaio di voti: poco più di un punto percentuale sopra Orlando (48,7% a 47,4%).
Certo, la vittoria di Bucci non ha i numeri delle precedenti elezioni, quando Giovanni Toti venne riconfermato alla guida della Regione sostenuto dall’intero centrodestra: Toti allora ottenne la riconferma con 383.053 voti, il 56,13% del totale, seguito dal candidato del campo largo centrosinistra-M5S (senza Italia Viva) Ferruccio Sansa con 265.506 voti, fermo al 38,90%.
Elezioni regionali Liguria, crolla l’affluenza
La tornata elettorale di domenica e lunedì in Liguria è stata segnata dal crollo dell’affluenza per le Regionali che è stata del 45,96% su 1.347.736 elettori, di cui 733.633 nella città metropolitana di Genova, 244.411 nella Provincia di Savona, 187.281 nella provincia di La Spezia e 182.411 nella provincia di Imperia (dati forniti dalle Prefetture). Alle precedenti elezioni era stata del 53,42%, un calo dunque di oltre sette punti percentuali. Per quanto riguarda i dati delle province, nella città metropolitana di Genova ha votato il 48,29%, in provincia di Savona il 43,74%, in provincia di La Spezia il 47,23%, in provincia di Imperia il 38,10%.
Nel 2020 al termine delle elezioni nella città metropolitana di Genova aveva votato il 53,48%, in provincia di Savona il 55,10%, in provincia di La Spezia il 54,16%, in provincia di Imperia il 50,20%. Sono scesi dunque di ben oltre 11 punti percentuali i votanti nelle province di Imperia e Savona. Ma sono proprio Imperia e Savona che hanno fatto la differenza. Se a Genova e a La Spezia si impone Orlando, a Imperia e a Savona stravince Bucci. A Imperia il risultato è poi eclatante. Bucci va oltre il 60% delle preferenze rispetto a Orlando che supera appena il 35%. Non a caso uno dei primi a parlare è Claudio Scajola, ex ministro e sindaco di Imperia. “Bucci ha vinto. Sarà un grande presidente della Liguria. Dal Ponente, che ha dato un grande contributo, gli giungano migliori auguri di buon lavoro”, ha dichiarato.
Il Pd primo partito, nettamente davanti a Fdi. Male M5S
Il Pd si conferma primo partito con oltre il 28% dei voti, migliorando la performance delle Europee di giugno (26,69%). Crolla Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni che scende intorno al 15% rispetto alle Europee (26,77%) e viene dunque doppiato dal partito di Elly Schlein. Dimezza i voti il M5S che dal 10,19% cala sotto il 5%. La Lega stabile dall’8,88% all’8,5%. Scendono leggermente Forza Italia dall’8,43% all’8% e Avs dal 7,68 al 6,20%.
L’ex grillino Nicola Morra ha preso quasi 5mila voti correndo da solo, quasi cinquemila voti anche per il comunista Nicola Rollando. Il Movimento Cinque Stelle paga lo scontro in atto tra il suo leader, Giuseppe Conte, e il fondatore Beppe Grillo. Il quale non è andato nemmeno a votare, come ha confermato il presidente del seggio di Sant’Ilario (la località di Genova dove il comico risiede). Grillo non si è presentato alle urne né domenica né ieri. Italia viva punta il dito contro i Cinque Stelle. “Se penso che il centrosinistra per colpa di Conte ha rifiutato Italia Viva… Finirà per qualche centinaio di voti. E dire che solo Renzi alle Europee ha preso in Liguria 6.500 voti di preferenza. E Paita altri 4.200. Che follia”, scrive il deputato di Italia Viva, Francesco Bonifazi. “Aver messo un veto sulla comunità di Italia Viva ha portato il centrosinistra alla sconfitta”, dichiara il leader di Iv Matteo Renzi, furibondo con Conte.