Si aggrava il bilancio di quella che ormai è una vera e propria guerra dopo l’attacco sferrato ieri mattina da Hamas su Gaza, con lancio di razzi e missili e i raid di gruppi armati in vari kibbutz e città, e la replica dell’esercito di Israele. È salito infatti a oltre 1.800 il numero delle persone rimaste ferite in Israele e trasferite in ospedale e almeno 350 i morti. Nel frattempo sono circa 250 i palestinesi rimasti uccisi e 1.700 i feriti negli attacchi aerei israeliani su Gaza.
Tel Aviv ha colpito obiettivi di Hamas nella Striscia di Gaza. Hezbollah ha affermato di aver lanciato decine di razzi e proiettili
Le forze di difesa israeliana hanno spiegato di aver colpito obiettivi del gruppo terroristico, tra cui sembra anche le case di alti funzionari di Hamas nella Striscia di Gaza. Il gruppo terroristico libanese Hezbollah ha affermato di aver lanciato decine di razzi e proiettili su tre postazioni israeliane nella regione contesa del Monte Dov in solidarietà con l’attacco di Hamas contro Israele.
Gli Hezbollah libanesi filo-iraniani hanno rivendicato stamani il lancio di razzi dal Libano verso Israele, affermano che per il momento non sembra voler aprire un nuovo fronte di guerra. “La risposta militare israeliana al lancio di razzi da parte della resistenza (Hezbollah) è stata contenuta e studiata, si è concentrata su zone agricole e boschive disabitate”, ha detto il corrispondente della tv al Manar del partito armato filo-iraniano, Ali Shuayb. Shuayb, presente nell’area di Kfar Shuba, poco lontano dalle contese Fattorie di Shebaa, ha affermato che “la situazione ora è molto calma, si sente solo il ronzio degli aerei spia (droni) israeliani sopra le nostre teste”. “La reazione del nemico indica che per il momento non intende aprire una guerra nel fronte nord”, hanno detto dallo studio televisivo di al Manar durante il collegamento in diretta col corrispondente Ali Shuyab.
Hamas ha dichiarato di aver ricevuto il sostegno dell’Iran
Un portavoce di Hamas, Ghazi Hamad, ha dichiarato alla Bbc che nella suo attacco ad Israele ha ricevuto il sostegno dell’Iran. L’ala militare di Hamas – citata da fonti locali nella Striscia – ha fatto sapere che i suoi miliziani “stanno combattendo ancora in zone estese fuori da Gaza”. Tra queste – hanno spiegato – Ofakim, Sderot, Yad Mordechai, Kfar Aza, Beeri e Kissufim. “Le loro attività – ha aggiunto l’ala militare – sono protette dai lanciatori di razzi”.
Secondo l’esercito israeliano ci sarebbe ancora un numero significativo di civili e soldati israeliani tenuti in ostaggio da Hamas, tra cui bambini, donne, anziani e disabili. Intanto le truppe israeliane hanno ripreso il controllo di 29 località che erano state occupate ieri da Hamas, ma la lotta contro i miliziani continua con scontri soprattutto a Sderot e Beeri.
L’esercito israeliano ha liberato numerosi ostaggi
L’esercito ha liberato numerosi ostaggi, tra cui i kibbutz Beeri e Ofakim, ed è stata sgombrata anche una stazione di polizia a Sderot. I caccia israeliani hanno anche attaccato il compound militare nella casa del capo dell’intelligence di Hamas nella Striscia di Gaza, mentre ci sarebbe stato un tentativo di attacco di terroristi a Zikim Beach, nella regione di Eshkol nel sud di Israele.
Netanyahu: “L’esercito userà tutta la sua forza per scalzare Hamas, li colpiremo ovunque”
Il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, ha chiesto ai palestinesi di “lasciare Gaza” e ha promesso di ridurre i nascondigli di Hamas a delle “rovine”. “Ci vendicheremo con Hamas per questa giornata nera”, ha detto il premier in un discorso alla nazione nel quale ha ribadito che “l’esercito userà tutta la sua forza per scalzare Hamas, li colpiremo ovunque”. “Quanto accaduto oggi non si era visto in Israele e farò in modo che non accada di nuovo”. Secondo il premier “sarà una guerra per la quale occorrerà tempo, sarà difficile, giorni di sfida sono davanti a noi”. Poi ha ammonito Hamas a “non torcere un solo capello agli ostaggi a Gaza”. “Voi – ha aggiunto rivolgendosi a loro – fate parte della catena degli eroi di Israele e siamo tutti con voi”.