Tragedia in India. Durante una festa religiosa è crollato un ponte pedonale causando almeno 141 vittime e un centinaio di feriti, molti dei quali in modo grave. Stando a quanto fanno sapere i soccorritori, dodici bambini hanno perso la vita.
Sfortunatamente il bilancio della struttura sospesa che attraversava un fiume nello stato occidentale del Gujarat, secondo quanto riferisce un funzionario di polizia, sarebbe ancora provvisorio. “Finora abbiamo recuperato 120 corpi. È probabile che il bilancio continui a salire mentre le operazioni di ricerca continuano”, è stato il primo commento – a tratti progetico – da parte di P. Dekavadiya, il capo della polizia della città di Morbi, dove si è verificato l’incidente.
Tesi rafforzata anche dai moltissimi soccorritori che stanno ancora lavorando sul luogo del disastro. Proprio quest’ultimi, infatti, temono che dal fiume emergeranno i corpi di altre persone annegate.
Che i numeri sembrano destinati a salire lo lascia intuire il fatto che, secondo le autorità, circa 500 persone, tra cui donne e bambini, stavano celebrando una importante festa religiosa sopra e intorno al ponte quando i cavi che lo sostenevano hanno ceduto, poco dopo il tramonto.
Il disastro in India
Il ponte sul fiume Machchhu si trova 200 chilometri a ovest di Ahmedabad, la città principale del Gujarat. Una struttura che risale all’epoca coloniale britannica e che era stata riaperta recentemente dopo mesi di lavori per risolvere alcune criticità emerse nei mesi scorsi.
Un disastro che ha scosso il Paese tanto che sul sito del quotidiano The Hindu viene data l’informazione che tutte le manifestazioni politiche in corso, comprese quelle del premier Narendra Modi e la marcia di Rahul Gandhi sono state sospese in segno di lutto.
Proprio Modi, che non è riuscito a trattenere le lacrime mentre in un video porgeva le condoglianze alle famiglie, dovrebbe recarsi sul luogo della tragedia nelle prossime ore.